L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Se andate in Sardegna vi diranno che è una Coa de lepura tradotto in Coda di lepre come in certe parti di Toscana, ma diventa Coda di sorcio in Puglia a Barletta e anche Coda di volpe mentre Cuda di gatta è a Catania insieme a Cuda di lepru e Cunigghiulu ad Avola, Fieno meschino in Val di Chiana, Jattareddu in certe parti della Sicilia, Laguro dai botanici d’Italia, Mazzaredda a Modica, Mussi Mussi in Sardegna, Mustacci di militare in Puglia, Piumino inToscana e in gran parte d’Italia e ancora Scagghiuledda in Sicilia.
Mia madre li coglieva d’estate sulla spiaggia di Bocca di Serchio per farne ornamento in quella che era cucina salotto sala da pranzo camera mia ingresso e li tingeva di celeste rosa verde e giallo ed era l’unico bell’ornamento della casa.
Per Lei erano le code di topo o topini ed ora li guardo con una morsa al cuore ed una gioia negli occhi e mi tengo i due contrasti stretti stretti senza che uno sovrasti l’altro.