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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
San Giuliano Terme
Incontro con il Comandante Alfa

2/7/2017 - 16:00


 
Venerdì sera a San Giuliano  la sala delle Terme  riusciva a contenere  a malapena gli oltre 200 ospiti presenti.

Il brigadiere capo Marco Carnevali Presidente dell'associazione nazionale  Carabinieri sezione di San Giuliano Terme con sede c/o la caserma di Pontasserchio aveva organizzato un incontro speciale in  collaborazione con l'Amministrazione comunale.

Erano presenti Il Comandante della Stazione dei catabinieri  di San Giuliano Francesco Macchiarulo e il Comandante della Caserma di Pontasserchio Arturo Casella.

Ecco che improvvisamente nella sala si presentava una persona coperta con un mephisto (passamontagna) e già dall'aspetto incuteva rispetto ma anche curiosità.

Era il comandante Alfa uno dei fondatori del GIS acronimo di “Gruppo intervento speciale”, un reparto selezionato dell'Arma dei carabinieri.

A lui le più alte autorità hanno assegnato la Medaglia Mauriziana al Merito per la lunga carriera militare; la Croce d'Oro al merito dell'Arma dei Carabinieri e tanti altri riconoscimenti insieme agli elogi militari per le sue numerose missioni.

Il Commendator Alfa si siedeva al tavolo accompagnato dal Sindaco Sergio di Maio un carabiniere prestato alla politica e in una battuta il Comandante gli faceva presente che mentre per il ruolo nel Gis aveva l'apprezzamento di tutti per Di Maio era più complicato perchè il consenso se lo doveva cercare giorno per giorno.

Dopo aver ricevuto i saluti del Brigadiere Carnevali radioso per il pubblico così numeroso fra cui risaltava la presenza di molti giovani,  a prendere la parola è stato il Sindaco che  si è detto orgoglioso dei suoi 26 anni di permanenza nell'Arma.

Anche Di Maio  come l'eroe “Alfa” proveniente dalla lontana Sicilia, cresciuto in un territorio difficile, aveva scelto il bene allontanando le sirene del Male.

Incalzato dalle domande del presentatore Michele Bufalino ha colpito la naturalezza con la quale si è raccontato e l'emozione che ha trasmesso quando ha ringraziato la moglie per la pazienza che ha avuto e per non avergli mai fatto pesare la sua assenza nei momenti in cui i genitori vorrebbero sempre esserci, alla nascita dei figli o al primo giorno di scuola.

Il GIS nato nel 1978 lo ha visto prima protagonista nelle missioni più pericolose e poi istruttore per le sue alte capacità professionali.

Il Comandante ha coinvolto i presenti raccontando di essere stato chiamato  con il suo gruppo nei luoghi dove c'era bisogno di imprese straordinarie ma il fine è sempre stato di salvare vite umane a costo di perdere la propria.

E' stata l'occasione per presentare il suo ultimo libro “Comandante Alfa, io vivo nell'ombra “ Longanesi Editore, dove troviamo la vita di un uomo che non ancora ventenne giurò fedeltà alla repubblica italiana e alla sua costituzione.

Questi principi hanno perimetrato tutta la sua esistenza.

Nei momenti difficili, quando è stato chiamato alle imprese più ardue, si è ancorato alle scelte fatte da ragazzo e non si è mai tirato indietro anche quando le situazioni sembravano disperate.

Alla fine dell'incontro tutti in fila con il libro appena acquistato, i cui proventi andranno in beneficienza,  per una dedica da parte di un carabiniere che ha fatto del coraggio ma anche della paura che aiuta a non banalizzare il pericolo, gli strumenti indispensabili per sconfiggere la malvagità umana.
 
Marlo Puccetti

   

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