Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
Dà una risposta uno dei massimi esperti di molluschi d’acqua dolce, Gianbattista Nardi: «È una specie aliena, dell’estremo oriente. Trasportata dall’uomo attraverso le navi prima nel Nord Europa, poi nel Nord Italia. Sul Garda è arrivata probabilmente con i motoscafi dei turisti olandesi. Io l’ho raccolta per la prima volta a Manerba nel 2002. Gli uccelli possono poi aver fatto da vettore per le larve, espandendo la loro presenza anche nella Bassa». Nardi, che sull’argomento ha scritto un testo insieme ad Antonio Braccia, dieci anni fa aveva ipotizzato una futura esplosione demografica della Corbicola. Così è stato. Il suo ritrovamento in grandi quantità nel fosso a Corzano ne è una dimostrazione. E snocciola elementi inediti per la letteratura scientifica di settore (e non solo): «Negli ultimi anni l’ho ritrovata, a macchia di leopardo, anche tra Ghedi, Leno, Manerbio, l’Oglio e il lago d’Iseo. Ma è stata trovata anche nel Po, nel Brenta e nei laghi di Mantova. Il problema è che dove si è acclimatata ha portato danni economici (ostruzione di canali irrigui, scarichi civili e industriali) e ambientali (alterazione di equilibri chimico fisici dei bacini e sostituzione della fauna autoctona)». Non ha infatti predatori. Aironi e ratti non la riconoscono come cibo. E quindi prolifera indisturbata.
Ora parlo io: sono passati molti anni dall’articolo e dai primi ritrovamenti in Italia della “Corbicola flumicula” al nord, documentati poi fino ai confini della provincia di Ferrara, mai, che ne sappia, in Toscana dove non sembrerebbe arrivata.
Ho trovato questi “gusci” di Corbicola, dal bel nome di “vongola d’oro”, nel Serchio e devo dire che è la prima volta e credo che tali esemplari, avvistati così in basso rispetto ai luoghi sopra citati, sia quindi notizia da primo piano (almeno per gli amanti della Natura).
Una cosa che il malacologo Nardi si è dimenticato di dire è che la corbicola fa da indicatore della qualità dell’acqua essendo molto sensibile agli agenti inquinanti e quindi molte presenze, molta bontà dell’acqua.
E poi questa ostilità per l’alieno non la capisco, il siluro è dannosissimo e pericolosissimo per l’ecosistema (mangia ogni cosa che si muove e che è a tiro)e andrebbe estirpato, ma la piccola corbicola mai ”sostituirà la fauna autoctona” perché non ha nessuno con cui competere, quali altri bivalvi vi sono in Serchio?
Gli unici bivalvi sono le mastodontiche “anodonte”, dette stupidamente “cozze di fiume”, color marrone verdastro e non nero, habitat sotto la sabbia e non aggrappata agli scogli, taglia che raggiunge i 20 cm, e sono rare nelle acque de nostro fiume.
Quindi:
Benvenuta piccola corbicola, fai il tuo mestiere!
Il Serchio ti da la sua Acqua e la sua Voce