Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Ma tutto è bene quel che finisce bene! E qui di bene ce ne è stato a sfà!
Come al solito una carrellata aneddotica sui Grandi della Grande Musica, poi omaggio a Liszt e Fumagalli, a seguire con la violinista Debra Fast, perfetta e bella in un lungo abito nero, una saporosa chicca: “Un mot a Paganini”, elegia in memoria di Niccolò Paganini, l’unico brano originale di Rossini per violino e pianoforte. Inutile dire quale grande applauso ha seguito il duetto.
Ecco Puccini adesso, il Nostro Grande Vicino di casa, quello che univa la cucina alla musica, le belle donne alla sinfonia, la bella vita e la caccia alla melodia.
Ecco Bertone ora, non vicino, ma proprio “di casa”, con la lettura di epistole scambiate fra il Maestro e la madre e la sorella. Una minuziosa agenda della sua vita milanese, la sua voglia di essere vicino alla famiglia e con un frasario da carrettiere e da poeta, tutto magistralmente recitato dal giovane Iacopo con la sua travolgente spontaneità e intervallato da conosciuti brani delle opere pucciniane e della sua Opera Omnia per piano.
Grandi applausi (scusate ma ieri sera era tutto GRANDE davvero! Non è retorica).
Il finale è puro virtuosismo, una galoppata fra e con i Bianchi e Neri, la Pariglia di Sandro, quella con la quale vince ogni corsa.
Sembrava di stare al San Siro di Milano, scendere poi giù alle Cascine di Firenze, saltare alle Capannelle di Roma, passare dall’Agnano di Napoli e finire alla Favorita di Palermo.
Era il Gran Galop Chromatique di Liszt ed eravamo all’Auditorium ASBUC di Migliarino!
Vi basta?
No! Ma bisogna assaporare piano piano (ci dice!) tutto questo bendiddio di note, ci vuole tempo, troppo potrebbe stordire.
E allora?
Come allora? Ora!!
Ora baccalà ceci vino fagioli vino bruschetta vino olive piccanti vino doppio e allegria!
Si rifà?
Forse!
Spero penso sembrerebbe di sì!
Al 2018 allora.