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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
L'ASBUC e BARTOLI ringraziano
Finale col Galop

17/8/2017 - 18:17


Ma tutto è bene quel che finisce bene! E qui di bene ce ne è stato a sfà!
Come al solito una carrellata aneddotica sui Grandi della Grande Musica, poi omaggio a Liszt e Fumagalli, a seguire con la violinista Debra Fast, perfetta e bella in un lungo abito nero, una saporosa chicca: “Un mot a Paganini”, elegia in memoria di Niccolò Paganini, l’unico brano originale di Rossini per violino e pianoforte. Inutile  dire quale grande applauso ha seguito il duetto.
Ecco Puccini adesso, il Nostro Grande Vicino di casa, quello che univa la cucina alla musica, le belle donne alla sinfonia, la bella vita e la caccia alla melodia.
Ecco  Bertone ora, non vicino, ma proprio “di casa”, con la lettura di epistole scambiate fra il Maestro e la madre e la sorella. Una minuziosa agenda della sua vita milanese, la sua voglia di essere vicino alla famiglia e con un frasario da carrettiere e da poeta, tutto magistralmente recitato dal giovane Iacopo con la sua travolgente spontaneità e intervallato da conosciuti brani delle opere pucciniane e della sua Opera Omnia per piano.
Grandi applausi (scusate ma ieri sera era tutto GRANDE davvero! Non è retorica).
Il finale è puro virtuosismo, una galoppata fra e con i Bianchi e Neri, la Pariglia di Sandro, quella con la quale vince ogni corsa.
Sembrava  di stare al San Siro di Milano, scendere poi giù alle Cascine di Firenze, saltare alle Capannelle di Roma, passare dall’Agnano di Napoli e finire alla Favorita di Palermo.
Era il Gran Galop Chromatique di Liszt ed eravamo all’Auditorium ASBUC di Migliarino!
Vi basta?
No! Ma bisogna assaporare piano piano (ci dice!) tutto questo bendiddio di note, ci vuole tempo, troppo potrebbe stordire.
E allora?
Come allora? Ora!!
Ora baccalà ceci vino fagioli vino bruschetta vino olive piccanti vino doppio e allegria!
Si rifà?
Forse!
Spero penso sembrerebbe di sì!
 
Al 2018 allora.

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20/8/2017 - 12:59

AUTORE:
Sandro Ivo Bartoli

Grazie a tutti voi! Allora è ufficiale? Si "ariborda"? Perché in quel caso bisogna assolutamente "brevettare" l'uso vecchianese del termine. Ho trovato una definizione fiorentina di "borda e riborda", che riporto qui: "Borda e riborda. Espressione usata principalmente quando qualcuno cade, si rialza e cade di nuovo. Molto comune dirlo riferito ai bambini molto piccoli che stanno imparando a camminare. Il bimbo prova a camminare, barcolla e cade: borda! si rialza e dopo due passi cade di nuovo: e riborda! Si può usare anche la variante tonfa e ritonfa.". Viene da questo sito: http://exc-repetitaiuvant.blogspot.it/2010/04/il-fiorentino-per-tuttilesson-tu-o-tciu.html
Ma la versione vecchianese, mi sa, latita!
Ora, se dalla musica arrivassimo a coniare un neologismo, questo si che sarebbe un risultato epico!!!

19/8/2017 - 16:52

AUTORE:
Carmelinda

Cari Sandro e Debra
la vostra permanenza a Vecchiano ha sicuramente giovato perché ho notato un crescendo di salutare benessere in voi, che vi siete egregiamente esibiti, e in noi, che vi abbiamo ascoltato ed applaudito sempre più caolorosamente ad ogni incontro.
Voi porterete altrove cari ricordi e noi resteremo ad aspettare un nuovo repertorio che ci aiuti a lenire le fatiche e le ordinarie preoccupazioni, perché si vive meglio quando il corpo e l'anima sono equamente sazi.

19/8/2017 - 13:38

AUTORE:
Sandro Ivo Bartoli

Caro Francesco,

L'articolista scrive "Si rifà? Forse! Spero, penso, sembrerebbe di si!". Tu scrivi "ariborda". E io che devo fare? "Aribordo"? Si dice così? Guarda che la gioja più grande è la nostra, nel sentire l'affetto del pubblico che ci segue anche con la canicola agostana! A queste condizioni, non ci resta che "aribordare" nel 2018!

Evvai! (ndr).

19/8/2017 - 10:59

AUTORE:
Francesco Lombardi

Si.. Grazie a quei due.
Sandro e Debra, che in queste serate agostane, hanno coraggiosamente affrontato la canicola e ci hanno regalato un sollievo, almeno del cuore e della mente. E della gola pure!
Mi sono perso la "finale" dell'imareggiabile Rutinelli, ma ho goduto delle tedescherie di Camillo e dei magnifici "fagiuoli" egregiamente cucinati da Sandro, maestro di piano e di cucina.

Grazie ragazzi. Queste serate fanno bene al cuore,all'anima e alla pancia.

Ariborda! Spero..

18/8/2017 - 10:09

AUTORE:
Sandro Ivo Bartoli

Mi preme ringraziare tutti coloro che hanno seguito il Bianchi e Neri Piano Fest Tuscany: il pubblico, gli artisti, gli sponsors, la miriade di individui che hanno prestato il loro lavoro per la buona riuscita dei concerti e delle cene; siete la nostra linfa, il vero motivo per cui facciamo musica! L'affetto del nostro pubblico ci ripaga ampiamente dei sacrifici artistici e organizzativi, e vi siamo molto grati. Un ringraziamento particolare alla redazione de La Voce del Serchio, che ci ha più che degnamente e generosamente rappresentato per tutta la durata del festival.
A tutti un sincero augurio di Buona Musica!
Sandro Ivo Bartoli
Presidente
Accademia de'Concerti.