L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Gabriele D’Annunzio amava Marina di Pisa e la cantò nell’Alcione, Libro Terzo delle LAUDI DEL CIELO DEL MARE DELLA TERRA E DEGLI EROI.
La tenzone del vate era quella fra le lodole e le cicale:
Le lodolette cantan su le pratora
di San Rossore
e le cicale cantano su i platani
d'Arno a tenzone.
Poi termina con:
...Ogni passato mal nell’oblìo cade.
S’estingue ogni desìo vano e feroce.
Quel che ieri mi nocque, or non mi nuoce;
quello che mi toccò, più non mi tocca.
È paga nel mio cuore ogni dimanda,
come l’acqua tra l’una e l’altra voce.
Così discendo al mare;
così veleggio. E per la dolce landa
quinci è un cantare e quindi l'altro cantare.
Questo a Marina quando, dice il Vate,:
...folgora il solleone!
Stamani a tenzone a Marina di Pisa, quando il sole non era ancora sorto, vi erano altri soggetti il cielo e il mare oppure il rosso e l'azzurro:
l'albetta colora di rosa il cielo
di Marina
e le acque coloran d'azzurro il suolo
di Marina, a tenzone.
... poi sopraggiunge il cielo a rovesciare la "tenzone" a favore dell'azzurro... non vale!