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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Pisa
I 900 anni della Cattedrale

1/10/2017 - 15:21

 
900 anni e non li dimostra. Nel duomo di Pisa sono stati ricordati i nove secoli trascorsi dalla consacrazione di Papa Gelasio II nel 1118. La cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta ieri era piena come non mai. Tutto era iniziato un quarto d’ora prima nel Battistero con le preghiere d’introduzione alla Santa Messa. Poi una lunga scia bianca formata dai sacerdoti della diocesi (era l’unica messa vespertina) ha cominciato a snodarsi verso l’entrata centrale della cattedrale.

In testa l’Arcivescovo Giovanni Paolo che raggiunto il portale bronzeo della scuola del Giambologna ( l’originale fu distrutto nel grande incendio del 1595) lo spingeva aprendo la cattedrale anche al clero e ai fedeli.

La progettazione della chiesa fu dell’architetto Buscheto e la prima pietra fu posta nel 1063 il 25 marzo, data che poi sarebbe entrata nel calendario degli eventi cittadini in quanto coincidente col giorno del “capodanno Pisano”.

Gran parte dei finanziamenti arrivarono dai proventi delle vittorie della gloriosa Repubblica Pisana che in quegli anni solcava i mari come potenza marinara.
 
In questa occasione l’Arcivescovo ha ordinato Diaconi due accoliti del seminario di Pisa Massimiliano Garibaldi della parrocchia di Cascina e Marco Teodosio Giacomino della parrocchia di Ripa in Versilia.

Come ha detto il rettore del seminario Don Francesco Bachi dopo cinque anni di studi e di rigorosa preparazione con l'aiuto di Dio li ha trovati degni di ricevere il diaconato.

L'Arcivescovo, attraverso riti esplicativi, come la vestizione con la stola diaconale e la dalmatica, la consegna del libro dei Vangeli, arrivava a conclusione del rito all'abbraccio di pace.
 
La cattedrale ha ancora all’interno le impalcature dovute ad una straordinaria manutenzione e che ne limitano la visuale.

Magari una migliore valutazione dei tempi d’intervento dei lavori avrebbe permesso, nei giorno di un così importante anniversario, di godere appieno delle linee architettoniche e del magnifico Cristo Pantocratore.

Il vangelo come nelle grandi occasioni veniva letto dal pulpito di Giovanni Pisano e nell’omelia l’arcivescovo Benotto diceva che come la cattedrale ha bisogno di una continua manutenzione anche noi, figli di Dio, abbiamo bisogno di rinnovare la nostra fede con la preghiera e azioni di solidarietà verso i più poveri e emarginati.
 
Con la celebrazione di martedì si è aperto un Anno Giubilare speciale per la chiesa madre di Pisa.

Papa Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria a coloro che parteciperanno alle celebrazioni giubilari in programma fino al 26 settembre 2018.

L’indulgenza plenaria viene estesa anche ai fedeli impossibilitati ad intervenire in Duomo ma disposti ad offrire le proprie sofferenze a Dio Misericordioso, accompagnandole con la preghiera.
 
I fedeli dopo il 25 ottobre, potranno avere il privilegio di accogliere in alcune loro parrocchie l’icona della “Madonna di Sotto gli Organi”. La venerata immagine sarà portata  in tutta la diocesi compresa la sosta nella Val di Serchio. 


 
Marlo Puccetti

    

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