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È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Le Parole di Ieri
Da Servaggiume a Sfiato

23/10/2017 - 10:07

SERVAGGIUME
Lett: nc.
Probabilmente da selva o da selvaggio deriva questo termine che indica quella dermatite molto pruriginosa causata dalla reazione cutanea di tipo irritativo-allergico alla puntura di un acaro presente nella nostra pineta. L’acaro è particolarmente aggressivo in ambiente umido e le zone più colpite sono le gambe e gli avambracci che vanno sempre ben coperti quando ci si addentra nel bosco.
 
SETINO
Lett: SETINO. [Filo di seta, da cucire].
In dialetto era quell’erba palustre, molto sottile da cui il nome, che cresce nella acque di fiume.
A differenza del marrobbio lo si trova solo in acque limpide e correnti.
Quando è in grande quantità può creare qualche problema al bagnante avvolgendosi alle gambe.
Era uso comune delle mamme, quando portavano i bimbi al fiume per lavarli e fare il bagno, indicare i luoghi pericolosi e rivolgere loro la raccomandazione :
Bimbo ste' attento e ‘un  andà laggiù che c’è ‘r setino!
 
SETOLE
Lett: SETOLA. [Pelo grosso, duro e rigido, quale sul filo della schiena del maiale, o alla coda di cavalli e simili. Fenditura, crepatura dolorose, della pelle].
Le setole sono appunto quelle piccole ferite, molto dolorose, che si formano sulle mani specie dei lavoratori che operano all’aperto come cavatori, contadini, muratori che hanno mani callose ed esposte al freddo della stagione invernale. La callosità determina una minore elasticità della pelle che con maggiore facilità si fessura per il freddo ed il contatto con sostanze irritanti ed allergizzanti (muratori, imbianchini ecc.), facilitando la comparsa delle setole.
Un tempo erano molto frequenti poiché le mani erano il principale attrezzo di lavoro e dalle mani, semplicemente osservandole, si poteva capire quale fosse il mestiere di una persona.
I lavoratori avevano a disposizione ben poche macchine e strumenti che li aiutassero nel lavoro quotidiano che veniva in gran parte svolto manualmente con la conseguenza di un ispessimento della pelle delle mani (con funzione protettiva), che appariva evidente non solo al contatto, ma anche alla semplice vista. Stringendo ancora oggi la mano di un contadino si può avvertire, fisicamente, il senso del lavoro e della fatica di questo antico e duro mestiere.
Il rimedio più utilizzato per questo tipo di lesione era l’assugne (sugna), grasso di maiale invecchiato che serviva ad ammorbidire la pelle determinandone così la guarigione.
L’assugne nella credenza popolare non aveva solo questo beneficio ma anche altri di cui alcuni impropri (come quello di esser messa, materiale non sterile, sulle ferite) ed era un rimedio quasi “universale” per le malattie di quel tempo. Il medico era lontano, quello di famiglia ancora da venire, i soldi erano pochi (spesso il pagamento avveniva in natura) ed anche la mentalità più fatalistica, tutti fattori che rendevano il ricorso alla medicina tradizionale non così esteso com’è avvenuto negli anni successivi, con la comparsa delle prime Mutue.
 
SFIATO
Lett: nc.
Lo sfiato era il tallo del carciofo (cynara scolymus).

 

FOTO.

La casa Coli a Case di Marina, prossima sede degli Incursori della Marina nella II° guerra mondiale, agosto 1936.

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