none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

#NotizieDalComune #VecchianoLavoriPubblici #VecchianoSport
none_a
Pisa, 17 marzo
none_a
Comune di Vecchiano
none_a
Vallo a far capire al cavolo riscaldato e garzone ritornato .....
. . . lo diceva anche il grande Totò che è la somma .....
. . . . e Calenda Carlo ha rimasto solo. . .
. . .....
. . . in tv c'era uno che diceva che tanti elettori .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Il Diario di Trilussa
Pubertà precoce- Lo strano mondo del calcio

4/11/2017 - 18:57


Era il 2007, l’anno della nascita del giornale, e Trilussa pubblicava i primi articoli di fondo. Sono prima della crisi economica, del problema grave dell’immigrazione, della chiusura delle frontiere in Europa, della crisi della Grecia. Sono vicini nel tempo ma sembrano lontani per il modo di affrontare i problemi, che in gran parte sono rimasti i soliti, alcuni in parte risolti, molti ancori insoluti se non peggiorati. Alcuni si riferiscono a casi di cronaca del tempo, ma sembrano mantenere una loro validità riguardando comunque problemi di ordine generale.

 
Gli articoli vengono pubblicati come furono scritti, con i segni grafici necessaria all’impaginazione. Il giornale era appena nato, aveva suscitato molta curiosità ma aveva ancora poche visite e molta incertezza sul suo futuro. Anche con questi intendiamo celebrarne i dieci anni di vita.


PUBERTA’ PRECOCE (29.9.2007)


La pubertà precoce è la comparsa dei segni di sviluppo puberale prima dell’età di 8 anni per le femmine (7 anni per le bambine bianche o 6 anni per quelle di colore secondo le linee guida americane), 9 anni nei maschi.<br>
Ebbene succede che in una piccola zona dell’alta Versilia, in alcuni piccoli centri abitati, molto limitati geograficamente, si sta assistendo ad un numero impressionante di bambini e bambine che sviluppano pubertà precoce. Bimbe di 6, 7 anni con le prime mestruazioni (menarca).<br>
 I pediatri, e non solo, stanno studiando il fenomeno e valutando le possibili cause. Certamente debbono essere valutate le cause genetiche: in madri con menarca precoce anche le figlie possono sviluppare le prime mestruazioni con molto anticipo rispetto a quella che viene considerata l’età normale. Ma negli studiosi si sta facendo strada un’altra ipotesi, per molti versi sconcertante.<br>
Nella zona si concentrano infatti moltissime serre per la coltivazione di ortaggi. Gli abitanti quindi si trovano esposti in misura straordinaria al contatto con i prodotti chimici che vengono utilizzati in queste coltivazioni. Non solo ne vengono a contatto quando li somministrano alle coltivazioni ma anche ne mangiano in misura notevole consumando i loro prodotti ed estendendo il contatto alle loro famiglie. <br>
Molte di queste sostanze hanno valenza ormonale ed ecco l’ipotesi, ancora al vaglio degli studiosi, del possibile effetto di queste sostanze sullo sviluppo dei caratteri sessuali.<br>
Questo è sicuramente un esempio estremo, ma paradigmatico, di quello che ci sta succedendo.<br>
Siamo bombardati da ogni tipo di sostanza chimica. Nell’aria con l’inquinamento ambientale delle industrie, degli impianti di riscaldamento, dagli scarichi delle auto. Negli alimenti vegetali dai pesticidi, rinverdenti, maturandi, ritardanti, conservanti, fungicidi, battericidi. Nella carne dagli ormoni e dagli antibiotici dati agli animali da allevamento, dalle farine animali ora fuori legge ma fino a ieri somministrate senza controllo, da qualche partita di OGM sfuggita sicuramente in assenza di una legge rigorosa. Anche i pesci, fino a ieri fonte sicura di proteine pregiate, oggi sono allevati in enormi vasche domestiche, nutriti con alimenti chimici per accelerare il loro periodo di crescita e speriamo giungano sulle nostre tavole con quei minimi controlli che garantiscano la nostra salute. Se ci buttiamo sul pesce pescato pensando di essere al sicuro e di acquistare un prodotto genuino, corriamo sempre il rischio di incappare in quel famoso “pese al mercurio” che qualcuno, nel mondo, deve pur consumare.
Anche se riuscissimo a sfuggire a tutto questo, rimane sempre l’inquinamento più invisibile, quello delle onde elettromagnetiche che oramai ci circonda e a cui non possiamo sfuggire. Elettrodotti, apparecchi di casa, wi-fi, bluetooht, wireless, ecc: la disfatta totale del filo elettrico!<br>
Già l’ambiente ne è pieno ma noi, incuranti e stupidi, lo andiamo anche a cercare passando ore e ore con l’orecchio incollato al cellulare. Qualcuno per comodità ha l’auricolare per cui se fino a ieri vedendo uno che parlava da solo in strada lo catalogavi subito, oggi devi dare prima un’altra occhiata controllando se ha qualcosa nell’orecchio.<br>
Lo sentiamo che scalda dopo un po’, ecco, anche il nostro cervello lo fa, <i>frigge</i>  come si dice in dialetto, e i risultati si vedono. Basta guardarsi attorno.
 
LO STRANO MONDO DEL CALCIO (4.10.2007)


Il tiro è piuttosto modesto. Un tiretto da fuori area che il portiere riesce ad intercettare con facilità. Ma la palla è molto viscida, piove a dirotto, e sfugge di mano all’ estremo difensore rimbalzando a pochi passi, interviene l’attaccante ed è gol.<br>
Il portiere si dispera, sa di essere lui il maggior responsabile del gol: se avesse respinto o deviato il pallone viscido invece di volerlo bloccare l’azione sarebbe sicuramente sfumata.<br>
Lo stadio è in delirio ma ecco che avviene il fattaccio. Un ragazzetto vestito di bianco entra in campo, passa accanto al portiere disperato e gli da un buffetto sulla guancia. Un buffetto, niente più. Le riprese TV (che ci seguono oramai dovunque, fra poco bisognerà controllare anche il water prima di sederci) sono implacabili. Un gesto inoffensivo, poco più di una carezza.<br>
Ma cosa accade nella mente del portiere? Forse vede a portata di mano il rimedio al suo errore? Prima fa due passi verso il ragazzo, poi gli scatta nella mente qualcosa e si getta a terra, disperato. La sceneggiata continua con la barella che lo porta fuori dal campo di gioco, il ghiaccio(!!) sulla guancia, la disperazione dei compagni di gioco ignari, la sostituzione. <br>
Noi ci auguriamo che questo episodio influenzi (negativamente) la carriera di questo disonorevole portiere, che la società stigmatizzi il suo disdicevole comportamento, comportamento in cui si potrebbe addirittura ritrovare il presupposto di una sanzione per gesto antisportivo. Perché l’episodio oltre che sconcerto mette in cattiva luce i suoi compagni, l’intera squadra, la stessa società, il suo paese di origine, il paese che lo ospita. Imbarazza gli stessi commentatori sportivi che non sanno che posizione prendere tanto che qualcuno si azzarda a parlare di una possibile “crisi d’ansia”.  Non ci sono state però quelle reazioni di aperta condanna che ci saremmo aspetttati, come se il fatto fosse di per se insignificante. Come se fosse normale, in questo mondo strano del calcio, fingere di essere colpiti, fingere di essere ostacolati in area e cadere a terra, ridicole marionette a volte, per ottenere un rigore mentendo.<br>
E quella dell’altra sera è un’altra di quelle cose squallide che si va ad aggiungere ai tanti, forse troppi, episodi accaduti intorno al calcio nel nostro paese.<br>
Il calcio scommesse, gli arbitri corrotti, le minacce, gli interessi, i bilanci falsificati, i guadagni stratosferici, le mazzette al nero, i tifosi violenti, i morti negli scontri con la polizia, gli atti di teppismo ogni domenica e in tutti gli stadi con tifosi che si recano allo stadio con spranghe, mannaie, tubi, coltelli, con gli striscioni beceri offensivi e fascisti.  E in ultimo anche questo piccolo e stupido episodio, piccolo e stupido ma significativo di quello che è o sta diventando il calcio.<br>
Bisogna proprio avere una grande, grande passione per amare così tanto questo sport!<br>
 

 

 
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

5/11/2017 - 10:05

AUTORE:
Internauta

Nella partita di Champions League contro il Celtic del 3 ottobre 2007, dopo aver subito il secondo gol dagli scozzesi, Dida si è reso protagonista di un brutto episodio: verso il finale di gara un tifoso, che aveva invaso il campo, si è avvicinato al portiere brasiliano e lo ha colpito in modo lieve. Dopo averlo inseguito per pochi metri Dida si è gettato a terra ed è poi stato portato fuori dal campo in barella e sostituito. L'UEFA ha giudicato l'accaduto una "sceneggiata" e lo ha squalificato per due turni, ridotti poi a uno solo dopo il ricorso del Milan. Dopo questo episodio ha ricominciato a giocare in maniera altalenante, senza però commettere grandi errori fino al 23 dicembre 2007, quando nel derby con l'Inter, su tiro di Cambiasso da fuori area, si è tuffato dalla parte sbagliata e ha lasciato sorprendentemente passare il pallone che è finito in rete. Nonostante le incertezze dimostrate, è stato confermato nell'undici titolare alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia contro il Napoli, ma poi, a seguito di un infortunio e delle contemporanee buone prestazioni del sostituto Kalac, è diventato il secondo dell'australiano.