Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
In vista del consiglio comunale del 23 novembre prossimo Diritti in comune, la coalizione della sinistra, ribadisce la propria contrarietà ai DASPO e organizza per domani 21 novembre, alle 21.00, alla Leopolda, l'iniziativa DAL DASPO SPORTIVO AL DASPO URBANO (tra propaganda securitaria e lotta ai poveri). Relatori saranno:
- l'Avvocato Andrea Callaioli;
- l'Avvocato Tiziano Checcoli;
- l'Avvocato Danilo Ferrante.
La proposta della giunta Filippeschi di modificare il Regolamento di Polizia Urbana per l’applicazione del DASPO, come previsto dalla Legge Minniti-Orlando, in quasi tutto il centro cittadino è sbagliata, demagogica, inutile. Alimentando l’insicurezza percepita, a scopi meramente propagandistici peraltro, non si fa altro che mettere in pericolo le condizioni minime di serena convivenza civile. A questo ci opponiamo con fermezza perché in tempi di crisi non sono questi i provvedimenti che rendono una città più vivibile e più sicura. E’ prevedibile che alla fine la eventuale approvazione del DASPO urbano vorrà dire concentrazione di interventi nel “salotto buono” della città, lotta ai poveri e non alla povertà, e nello stesso tempo sottrazione di risorse a tutte le altre zone della città, e alle sue periferie, lasciate all'abbandono. Ma nessuna vera soluzione dei problemi.
Questa delibera si farà approvare dal Consiglio comunale senza aver permesso una discussione adeguata, ampia e articolata in Commissione consiliare, che invece noi avevamo chiesto. Si è preferito restringere ulteriormente gli spazi della democrazia consiliare, contingentando i tempi e impedendo un’analisi seria dei fenomeni.
Ci opporremo quindi in tutti i modi.
Diritti in comune, la coalizione della sinistra