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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Francesco Coraggio
ROTTAMAZIONE PARTE SECONDA – AVANTI TUTTA

22/11/2017 - 8:17

ROTTAMAZIONE PARTE SECONDA – AVANTI TUTTA


Chi c'è c'è, chi non c'è....bye bye

Non farsi condizionare dai generali senza esercito.


Quattro anni di passione, con i peggiori nemici all'interno del partito, e non sarebbe diverso se si facesse una coalizzione (solo elettorale).

 La necessità di dover governare ha cambiato la strategia...purtroppo. Dopo la "non vittoria di Bersani" la legislatura doveva durare poco.

Renzi doveva diventare segretario del partito, riformarlo, per poi portarlo al governo.

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi; il caso vuole che le tappe vengano bruciate, ecco che tocca sostituire Letta al governo.Tutto cambia. Bisogna governare. Stare al governo, in un momento non facile per il Paese, con un partito e gruppi parlamentari che riflettono ancora equilibri passati non è stato facile. Anzi. Quello che è stato fatto è sotto gli occhi di tutti; i fatti non si possono cancellare.

E' stata una legislatura tra le più difficili e produttive; l'elenco delle cose fatte è lunghissimo, sia per dare spinta alla crescita, sia per per dare concretezza alle tanto auspicate conquiste civili.Nessuna apertura è bastata a tenere aperto il dialogo con chi era critico all'interno del partito e chi si collocava alla sinistra del PD.

 In questi quattro anni, nessun argomento, nessun calumet della pace è bastato e sarebbe bastato. Hanno consumato una scissione in nome di quei milioni di elettori a sinistra che non si ritrovano nel PD renziano. Ma dove sono quei milioni di elettori disamorati?La realtà era che per gli oppositori interni ed esterni il problema si chiama RENZI. Vogliono la sua testa.

Renzi che era partito con il vento in poppa, al grido ROTTAMAZIONE.

 Per rottamazione si intende: ricambio, riforme, pragmatismo, attivismo, chiusura con il passato, cambiamento, futuro.

 Questo è stato il vero elemento divisivo. 

I capi bastone, che erano lì da 40 anni, hanno compreso che il loro tempo era finito, non hanno accettato il cambiamento, non hanno voluto passare la mano; hanno scelto la via della scissione.

L'unica via per una possibile poltrona; altro che ideali di sinistra. Con il governo Monti hanno votato di tutto.

Ormai ci siamo, approvata la legge di bilancio, si andrà diritti alla elezioni; chi dice marzo, chi aprile chi addirittura maggio.Certo il partito non è attualmente in splendida forma. La stampa, le tv, gli opinionisti, salvo eccezioni, non fanno altro che auspicare e sollecitare un abbandono della politica da parte di Renzi, si sono scomodati persino i servizi segreti.La peggior cosa è rimanere in mezzo a guado.

C’è bisogno che Renzi riprenda il cammino interrotto, prenda il partito per mano ed avanti tutta: chi c’è c’è, chi non c’è bye bye.

Bene ha fatto a tendere la mano e ad incaricare Fassino per eventuali possibili mediazioni; ma il tempo stringe, e questa incertezza non fa bene. Questo tentativo, non credo sortirà effetti positivi, almeno servirà a stanare chi è veramente divisivo.

Difficilmente la prossima legislatura durerà molto; meglio proseguire nel processo iniziale, tra l’altro premiato dagli elettori con le europee, in quanto avevano visto in Renzi il cambiamento. Cambiamento che l’azione di governo ha, per forza di cose, snaturato.

Allora, riprendiamo da dove avevamo lasciato, ROTTAMAZIONE PARTE SECONDA. AVANTI TUTTA, lasciamo il poltronisti di MDP al loro destino.

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22/11/2017 - 12:40

AUTORE:
Osservatore politico autoctono

Forse e dico forse, sarai un perfetto chiappatore di ranocchi con il boccone e forse sei ambidestro e li pigli al volo con la mancina ed in quello sei avvantaggiato.
L'arte della polis è altra cosa ed in gran parte per voi ex ogni quattro balletti che non reggete nemmeno il semolino (vedi Fassina chi) colui che era vice ministro nel governo Letta-Berlusconi e che antecedentemente ha votato il governo di Monti Mario auspicato da Berlusconi per evitare nuove elezioni dopo il suo sfascio; vedi post pubblicato sulla VdS la pagina del Sole 24 ore.
Fassina chi ha fatto un partito suo a Roma, ha perso regolarmente ed al 2° turno ha votato x Virginia Raggi, quindi Lui per primo non sa "chi" è.
Cercare i voti fra i socialisti e nella DC come nei Repubblicani era compito dei grandi comunisti dell'epoca: Pajetta, Chiaromonte Lama, Napolitano e tutti noi si cercava di convincere soprattutto la gente di buona volontà ad aderire al nostro credo sociale: vedi Achille Occhetto che pensava ad un governo con Pier Ferdinando Casini e Tolaini Mauro con il Cola Franco di Filettole di Alleanza democratica per il governo unitario di Vecchiano ma subito le malelingue ciaccione dissero: maccome...! lorolì si trovan d'accordo senza dir niente a me? e non se ne fece di niente, poi nel /94 arrivò "uno" che mai aveva fatto politica politicante e il povero "Locchetto" lo prese nel fiocchetto.
Poi venne Massimo D'Alema colui che "licenziò" l'Achille e che poi in seguito porto il suo/mio partito al 19%. Quindi dal baffetto Massimo..al minimo storico.
Poi Veltroni riposto il PD al 34% come ai tempi del PCI di Berlinguer, ma essendo da solo senza l'Unione dei 13 partiti dell'Unione, perse con Berlusconi unito con la Lega ed AN.
Poi D'Alema, il Grande regista consegnò il partito a "quelolì" che dopo la caduta di Berlusconi non volle vincere le elezioni per non governare sulle macerie dell'ultimo Berlusconi e con il governo Monti il PD di Bersani perse il 9% e 4.000.000 (quattro milioni di voti) nei confronti del PD di Veltroni.

Poi "purtroppo" Renzi fece come Ivano del Cardelli e vinse! in solitario? no! vinse le ultime elezioni di livello nazionale con l'apporto di tutti i compagni di sinistra e con mezza 5 stelle che la davano al 40% ed invece prese il 25% che era pronosticato per il PD renziano.

Rifiutando l'apporto di voti ai seggi elettorali di tanta gente scappata dai partiti di sinistra per "offese gravi" vedi i 65 Consiglieri Regionali dell'epoca che con un loro mese di retribuzione ci campava un nostro ragazzo per un anno e che per mantenere Loro restava senza occupazione e la non decisione dei vari Bersani
....atti solo a perdere elezioni già vinte; fu chiaro che in tanti videro il Renzi rottamatore come nuovo rivoluzionario e dopo la delusione di Bossi e Grillo e dello stesso fratello di Paolo Berlusconi che prometteva un milione di posti di lavoro, cancellandone subito dopo la sua vittoria ben 2 milioni, in tanti di loro poi in seguito dettero fiducia al Sindaco di Firenze.
Va da se che le mezze calzette del tipo Civati, colui che inventò la parola "rottamazione" poi con il confronto fra loro due (Renzi-Civati) alla prima Lopolda Civati "stiantò" e Renzi in questi giorni apre l'ottava edizione.
Civati, Marino, D'Attorre son passati persino da Migliarino a chiedere voti e sostegno e menomale non fu invitato Emiliano...'nzenò vista la risultanza di 3 (n° tre) migliarinesi che lo votarono se poi vedeva che Renzi lo votarono in 135 ...ci rimaneva un gocciolino male.

nb, non è passato neppure un anno quando il capo della "ditta" disse: mi debbono mandar via con la ruspa!
Mentre è passato un anno esatto quando due mezze cartucce (per loro ammissione manifesta) dissero: ci sarà il congresso PD ed io ci sarò (Speranza). Ed anche il pontederese voleva "doventà" capo di tutto il PD, ma...in quei giorni leggevo su fb: mi son de Chioggia ostrega, ma che te conosse!? forse te canoscano in Albavola o a Pappiana...rimane a far il presidente li n do ti conoscano ostrega.
Infatti Piepoli dava a Speranza il 5% a Rossi l'8% ed al rignanese dimessosi e ripresentatosi a furor di popolo il 65% che poi nei gazebi risultò al 70%.
...dice Rossi (ma sarà proprio l'Enrico Rossi che conoscevo?) se cacciate Renzi ritorno io.
Caccialo te...Tamaano!
Con me si riprende tutte le milionate di voti che il PD ha perso, disse il pettinatore delle Barbie, si? con il sig. Fava! come in sicilia?
Poi gli osservatori all'acqua di rose sostengono: in Sicilia anche sommando i voti delle due sinistre si perdeva uguale.
Sbagliato! Quando una cosiddetta sinistra più a sinistra cerca di prendere i voti, dove cerca di prenderli? non alle numerose destre, ma a quelli più vicini e naturalmente dicendone male anche se han fatto bene; non è il caso della Sicilia di Roma e di Ostia perchè li peggio non poteva farlo nessuno al mondo, ma al governo centrale e nella situazione data (elezioni non vinte) è da tutti riconosciuto che di meglio non potevano fare.
Poi se si unisce i rottamati sinistri con i destri di sempre, vien fuori un bel... anzi bruttissimo 4/12/16 che come vediamo ha segnato per sempre i "sinistri" che han risposto no.

22/11/2017 - 9:55

AUTORE:
Cittadino 2

E' giusto, Renzi faccia pure un suo partito, con i suoi seguaci fedeli. Non c'è niente di male. Quello che c'è di male in questo articolo, e in questi politici renziani che stanno rasentando il fanatismo, è non capire, meglio non vedere, che non sono stati i cosiddetti "nemici" (lui li chiama così, tanto per capire!) a lasciare il partito ma lo stesso Segretario a cacciarli con emarginazione ed offese (ricordate Fassina chi?).
Poteva andare bene ma i consensi sono drasticamente diminuiti, le battaglie politiche perse senza nessuna autocritica, e soprattutto una grande fetta dei vecchi elettori non sono andati più a votare non riconoscendosi più, non tanto in un segretario, quanto in un partito.
Forse era proprio quello che Renzi auspicava, ma lui cercava voti a destra e al centro che non gli sono arrivati. E ha perso molti di quelli di sinistra. Non mi sembra abbia fatto un buon servizio nè al PD nè al paese.
Coraggio, Francesco, fai uno sforzino!!