Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
E' morto Michele Gesualdi, simbolo della battaglia per la legge sul testamento biologico. Gesualdi, 74 anni, affetto da Sla da tre anni, è stato uno dei primi sei allievi di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, poi dirigente Cisl e presidente della Provincia di Firenze subito prima di Matteo Renzi.
Nello scorso marzo aveva scritto una lettera ai presidenti di Camera e Senato per chiedere un'accelerazione nell'iter per la legge sul testamento biologico poi approvato lo scorso dicembre. La lettera è stata resa nota a novembre.
Gesualdi è morto nel pomeriggio nella sua casa a Calenzano, negli ultimi tempi aveva la mascherina di ossigeno ma non la respirazione artificale. Sarà sepolto a Barbiana.
Cattolicissimo, era a favore della legge sul testamento biologico e, nella lettera inviata anche ai Capi gruppi parlamentari aveva raccontato la sua malattia lanciando un appello: "Fate presto, non voglio essere torturato", aveva scritto. Parole che hanno fatto nascere un comitato e un hashtag che in pochi giorni trovò sostenitori da ogni parte d'Italia
"La Sla è una malattia spaventosa, al momento irreversibile e incurabile - si legge nella lettera - avanza, togliendoti giorno dopo giorno un pezzo di te stesso: i movimenti dei muscoli della lingua e della gola, che tolgono completamente la parola e la deglutizione, i muscoli per l’articolazione delle gambe e delle braccia, quelli per il movimento della testa, e respiratori e tutti gli altri. Alla fine rimane un scheletro rigido come se fosse stato immerso in una colata di cemento. Solo il cervello si conserva lucidissimo insieme alle le sue finestrelle cioè gli occhi, che possono comunicare luce ed ombre, sofferenza, rammarico per gli errori fatti nella vita, gioia e riconoscenza per l’affetto e la cura di chi ti circonda".
"Era uno dei ragazzi di Don Milani. Come ultimo gesto ha lasciato al Paese un grande contributo di civiltà sul fine vita con la sua testimonianza personale. A lui va la gratitudine mia e della comunità per ciò che ha fatto per #Firenze e per le istituzioni", ha scritto il sindaco Dario Nardella su Twitter.
“Per la Cisl questo è un giorno triste, perdiamo un uomo che ha dato un contributo importante alla nostra organizzazione, alla vita civile fiorentina e alla causa dei più deboli", commenta il segretario generale di Firenze e Prato, Roberto Pistonina. “Michele – prosegue Pistonina – è rimasto nella memoria e negli affetti di chi lo ha conosciuto ed ha rappresentato per tutti un esempio, attuando nella sua vita l’insegnamento di
Barbiana, prima in ambito sociale, con il sindacato che proprio don Milani aveva indicato come strumento di impegno sociale e politico, e poi anche nelle istituzioni.” “Siamo rattristati e vogliamo esprimere il cordoglio della Cisl e mandare un abbraccio grande, come si fa tra amici veri, alla famiglia di Michele.”Sabato si terrà il funerale a Barbiana, venerdì la salma di Gesualdi sarà esposta alla Madonnina del Grappa in via delle Panche.