none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . anche sommando Pd, 5Stelle, Azione, Iv, Avs .....
In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Accadde oggi
La Repubblica di Salò

9/2/2018 - 10:32


Durante la Seconda Guerra Mondiale, Benito Mussolini, dopo essere stato liberato dai tedeschi dalla sua prigione a Campo Imperatore sul Gran Sasso, operazione il cui nome in codice era Quercia e che vide impegnati i paracadutisti tedeschi che con uno spettacolare atterraggio e senza uccidere nessuno riuscirono agevolmente a prendere in custodia il leader fascista, fondò la Repubblica Sociale Italiana che venne istituita a Salò, un paesino situato vicino alla sponda occidentale del lago di Garda. Era il 23 settembre 1943.

 

Mussolini istituì alcuni ministeri con l’intento di sviluppare un governo autonomo, che avrebbe riproposto le politiche fasciste ma che in realtà fu sempre sotto il controllo dei tedeschi e non riuscì mai a porre ordine fra i gruppi che la sostenevano. Invano Mussolini tentò di affrancarla dal controllo tedesco ma, in pratica, il suo fu solo un governo fantoccio.

 

Non tutti i ministeri furono istituiti a Salò. Il ministero degli Esteri e quello della Propaganda furono da subito organizzati in loco, mentre le Finanze e la Giustizia vennero fondati a Brescia, il ministero dell’Economia a Bergamo e a Venezia quello dei Lavori pubblici. Salò, quindi, era più un simbolo che la capitale del nuovo governo. Inoltre, Mussolini avrebbe voluto risiedere a Roma ma i tedeschi gli impedirono di aprire qualsiasi ufficio nella capitale e alla fine il suo governo rimase sparpagliato fra le città del nord.

I tedeschi consideravano Mussolini un leader finito e il suo governo una semplice provincia del Reich con compiti amministrativi e logistici. In pratica, la Repubblica di Salò avrebbe dovuto occuparsi della gestione del territorio, reclutare soldati per formare un esercito che prestò giuramento il 9 febbraio del 1944, trovare forza lavoro e svolgere quei compiti di ordine pubblico che avrebbero permesso ai tedeschi di concentrare tutte le loro risorse contro l’avanzata degli alleati nel sud Italia.

 

La complessa vicenda di Mussolini ebbe un epilogo triste: lo stesso Duce, a detta di molti testimoni, non era convinto della necessità di creare la Repubblica Sociale Italiana, anzi fu costretto, dopo la sua liberazione, a rilasciare un comunicato radio e i tedeschi quasi gli imposero di creare una Repubblica fondata sulle origini rivoluzionarie del fascismo. Origini che il governo di Mussolini non considerò più dopo il suo insediamento il 31 ottobre 1922. Il governo più lungo dopo l’Unità d’Italia e che si concluse il 25 luglio 1945 con l’arresto del capo del fascismo italiano.

La gestione amministrativa fu blanda, in realtà il governo era disorganizzato e le operazioni che i miliziani della RSI svolsero insieme ai tedeschi furono per lo più di guerriglia: rastrellamenti, imboscate, incursioni contro i partigiani. Alcune bande in camicia nera svolsero atti criminosi che non avevano nulla a che fare con il controllo e la gestione del territorio. Appena i tedeschi lasciarono l’Italia non vi fu più motivo perché la Repubblica Sociale continuasse ad esercitare i suoi poteri e infatti venne sciolta il 29 aprile 1945, dopo la morte di Mussolini.









+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri