Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Sanremo, il monologo da brivido di Favino sui migranti (VIDEO su RAI Replay)
Favino commuove l’Ariston con un toccante monologo sulla condizione degli immigrati ma per Maurizio Gasparri è penoso
Uno dei momenti più emozionanti dell’ultima serata del Festival di Sanremo lo ha regalato il monologo sul tema dell’estraneità e dell’esclusione del bravo Pierfrancesco Favino. L’attore – rivelazione positiva per la sua buona conduzione del Festival – emoziona e si emoziona con un brano dedicato agli “stranieri in patria”, tratto da un dramma di Bernard-Marie Koltès
Una storia di esclusione
Quella che parla è una figura maschile, che descrive la condizione di chi deve sempre e solo subire, sempre e comunque. Anche solo per volersi sdraiare sull’erba e raccontare e ascoltare storie. L’uomo è uno straniero, probabilmente africano come si intuisce dall’inflessione, che lotta senza speranza col suo non volersi sentire straniero, con la sua costanza nel ricreare e voler far sua ogni camera d’albergo o stanza che abita, ma dove c’è sempre invece “uno specchio che ti guarda e in cui guardarsi” e, evidentemente, riscoprirsi per quel che si è. Un lungo sfogo di una persona sola, in una terra non sua, che sogna l’amore, ma vive la fame reale e umana.
Il video dell’intenso monologo
Favino recita su una sedia in un palco vuoto che dà il senso dell’esclusione. Hagli occhi lucidi mano a mano che va avanti e nella dell’Ariston la tensione e la profondità delle parole sono palesemente palpabili.