Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Non siamo nel Medioevo da dove è partita una sciocca diceria.
All’epoca ci si spostava con le carrozze e poteva capitare che nelle strade buie, i cavalli venissero spaventati dagli occhi dei gatti neri o da un loro improvviso attraversamento. I cavalli imbizzarrendosi creavano scompiglio tra i passeggeri, da qui la leggenda che i gatti neri fossero controllati direttamente dal demonio.
Non siamo neppure in Egitto dove la Dea Bastet viene rappresentata come un bellissimo gatto nero o una donna con una testa di gatto. Questa divinità era un simbolo positivo di armonia e felicità, protettrice della casa, custode delle donne incinte e capace di tenere lontani gli spiriti maligni.
Siamo sul monte di Avane e questo magnifico animale è il custode degli asparagi: se li trovi il gatto nero porta fortuna, se non trovi niente allora l’animale porta scalogna.
In questo caso non prendertela con il gatto nero, non tirargli sassi, alzati prima per non arrivare secondo!.