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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . bugiardo seriale e poco informato, te lo prendi .....
. . . bisogna perlomeno arrivare al sole di maggio .....
. . . il fatto che È l prima volta che viene presentata .....
. . . che il senatore Matteo Renzi dice e fa quella .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
San Giuliano Terme
Sessantottozerootto – Dialoghi a distanza sui tempi che cambiano: un documentario sul 68 pisano

18/3/2018 - 11:54

Era il 7 febbraio 1967 quando 72 studenti occuparono la Sapienza, sbarrandone gli ingressi. Non era la prima volta che la storica sede universitaria veniva occupata dagli studenti: era già accaduto nel gennaio 1964.

 

L’occupazione del 1967 aveva però una dimensioni diversa: l’occupazione era stata organizzata da diverse associazioni studentesche in occasione dell’incontro nazionale dei Rettori degli Atenei italiani presso la Scuola Normale. Dentro la Sapienza non si chiusero soltanto universitari pisani: con loro, a discutere del sistema accademico italiano, tanti giovani provenienti da Cagliari, Firenze, Bologna, Roma, Torino, Camerino.

 

Il documento finale redatto dagli occupanti, il “Progetto di tesi del sindacato studentesco elaborate collettivamente dagli occupanti della Sapienza”, melgio noto come “Tesi della Sapienza”, era una vera e propria dichiarazione programmatica che offriva indicazioni precise su come organizzare e orientare la protesta studentesca e non solo. Le Tesi ebbero un valor importante anche nell’orientare la componente operistica del Sessantotto italiano, una corrente che poneva la classe operaia al centro del processo rivoluzionario e che sosteneva la necessità di creare collegamenti organici tra operai e studenti. 

 

L’irruzione dell’11 febbraio pose fine all’occupazione ma non al processo da questa avviato: nacquero numerosi gruppi di discussione e intervento politico, dal “Karl Marx” a “Stella Rossa”, da “Avanguardia Operaia” a “Potere Operaio”, fino a “Servire il popolo”.

 

Alla stagione politica del Sessantotto pisano e alle sue conseguenze è dedicato il documentario “Sessantottozerootto – Dialoghi a distanza sui tempi che cambiano” di Marcello Cella, Giuseppe Favilli e Francesca Paita. Documentario che sarà proiettato venerdì 23 marzo nella saletta del bar pasticceria “Il Ponticello” di San Giuliano Terme. Come sempre l'ingresso è libero fino all'esaurimento dei posti.

 

La proiezione sarà preceduta da una apericena durante la quale sarà possibile incontrare gli autori.. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il 347 8859684.

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