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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

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AlterEgo Fiere
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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"Le fortezze di confine"
di Sandro Petri

25/3/2018 - 12:14

Le fortezze di confine Pisa Lucca
di Sandro Petri

Il progetto di valorizzazione delle fortificazioni di confine pisano-lucchesi, lanciato dalle associazioni del territorio, è stato presentato venerdì 23 marzo  presso lo splendido Palazzo del Consiglio dei Dodici in piazza dei Cavalieri a Pisa.
Del gruppo di associazioni promotrici fanno parte Italia Nostra (Pisa), Salviamo La Rocca (San Giuliano Terme), il Gruppo Archeologico Vecchianese (Vecchiano) e l’associazione “Il Castello” di Nozzano (Lucca).
Presenti gli assessori di Pisa, Lucca e Luciana Cipriani di San Giuliano.
L’obiettivo del progetto, di cui sono state presentate le linee guida, le prime iniziative e il logo, è di mettere a sistema gli sforzi dell’associazionismo culturale delle due province per far conoscere e salvare le torri e i castelli che sono sorti nei secoli lungo il confine “caldo” tra Pisa e Lucca, con il fine ultimo di creare un'offerta in grado di attuare un forte richiamo turistico.
Superare i confini amministrativi in nome di un’identità territoriale e storica più ampia e complessa, e valorizzare i beni culturali del territorio riscattando alcuni di essi, come la Rocca di Ripafratta, dall’abbandono e dal degrado.
Un compito difficile, che inizia però con un’azione di divulgazione e messa a sistema di quanto già esiste, un sistema di fortezze di confine che raramente si può ammirare in un contesto così limitato.
Ma le ragioni ci sono.
Tra Ripafratta e Nozzano non c'era solo un confine tra due importanti città, ma nel VI° e VII° secolo questo era il confine tra l'Impero Romano Bizantino e il Regno Longobardo. Confine che è rimasto nei secoli e nelle vicende storiche.
Ripafratta, la fortezza per la difesa di Pisa ( anche se la costruzione fu iniziata dai Lucchesi) e Nozzano, l'occhio di Lucca su Pisa, come disse Dante, perché Lucca poteva guardare Pisa ( e dal castello si vedono Torre e Battistero), mentre Pisa non poteva guardare Lucca.
Ripafratta, la cui Rocca -  come ha affermato Francesco Noferi di Salviamo la Rocca - ha un valore per la storia , quindi politico, militare e commerciale, per il paesaggio, dove si integra perfettamente, e per la comunità.
La Rocca è entrata nel novero delle strutture del FAI, con visite in questo weekend, anche se non può essere inserito nei Luoghi del Cuore, fino a quando sarà proprietà privata. 
Un contributo verrà dato anche dalla Pro Loco di San Giuliano che, dal 6 maggio in concomitanza con la Mostra di Antiqua, organizzerà, in collaborazione con associazioni del territorio, visite guidate alla Rocca partendo dal centro di San Giuliano.
Molto interessante anche la proposta di Italia Nostra, con un itinerario che partendo dal Battistero di Pisa, la cui cupola è stata costruita per essere vista da lontano, arriva a Pontasserchio, attraversa la zona delle fortezze di confine fino a Nozzano e poi fino a Lucca
Durante la conferenza è intervenuto il prof.  Marco Giorgio Bevilacqua, DESTEC Università di Pisa, che ha  illustrato  come in altre realtà sia stato possibile recuperare le fortificazioni storiche in un’ottica di tutela e valorizzazione.
La speranza è che questo sforzo comune di associazioni e istituzioni porti veramente a una nuova vita  questi luoghi straordinari.

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26/3/2018 - 23:14

AUTORE:
Robinson

i monti pe quali a Pisa, veder Lucca non ponno...
non impedivano però ai pisani di monitorare in tempo reale il confine, perché, il sistema difensivo, prevedeva una linea di torri di segnalazione che con segnai luminosi o fumate in codice, comunicavano con la città----

i due sistemi difensivi erano imponenti, perché il tratto che va da Filettole a Ripafratta, era l'unico abile dagli eserciti in armi, lungo il confine tra PI e LU prima, tra Lucca e Firenze poi, visto che dai monti al mare insisteva un'ampia regione paludosa...

facevano parte dei sistemi, anche il castellaccio di Filettole e la fortezza del Cotone, oggi denominata le muraccia, ed altre decine di torri, sia a destra che a sinistra de Serchio,,,,