Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
La natura concede ai suoi amanti precisi appuntamenti. Opportunità brevi, come finestre che si aprono pochi giorni nell'arco di una stagione. Se ci sei in quel momento puoi coglierne l'essenza, altrimenti dovrai attendere un anno prima che tu possa provare ancora.
Così è sempre, senza trucchi e così è stato anche questa volta.
Pochi giorni per poter ammirare una delicata fioritura nel momento giusto, quando i bocci sono appena aperti e il vigore dei petali è al massimo splendore.
L'incontro con la violetta d'acqua (Hottonia palustris) significa tempismo, ricerca e determinazione.
La stagione può essere imperfetta, alternando giornate calde a freddo e pioggia motivo per cui puoi conoscere il periodo, ma non il momento. Per questo bisogna provare più volte, camminando tra le lame d'acqua con il peso dell'attrezzatura sulle spalle, fino al giorno giusto.
Hottonia, rarissima in Toscana, cresce negli ambienti umidi. Lunghi steli che si ergono al di sopra dello specchio d'acqua (quando c'è), irti e diritti, protesi verso il cielo. Per scattare devi fare il conto coi mille riflessi, con le zanzare fastidiose e pungenti, con il fango.
Per me è stata la prima volta, facilitata dall'esperienza condivisa di un uomo generoso, che mi ha accompagnato all'appuntamento. Ultimo gentiluomo forse, come pochi si ha la fortuna di conoscere.
Un dono, quello della natura, arricchito dal dono di un uomo.
E' difficile vederlo nelle foto forse, ma vi invito a scorgere l'emozione di chi ha scattato.
n.d.r. delle due foto inviate da Simona Tedesco, prestigiosa fotografa naturalista già personaggio conosciuto ed ammirato su questo giornale, ne era da scegliere una per la pubblicazione ed è nato un dilemma: quella con l’insetto impollinatore o quella con il riflesso nell’acqua?
Il problema si è risolto aggirando la contorta scelta tecnica del server della v.d.s di voler accettare solo foto in orizzontale, penalizzando le verticali con disastrosi tagli ed allora le foto sono state messe entrambe e vicine, costruendo così la forma perfetta da ammirare.
Grazie Moma, alla prossima.