Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Meloria vietata ai non pisani?
E' come chiudere i Lungarni. L'appello dei Porticcioli d'Arno: rivedere la norma che penalizza le imprese della nautica
“Se muoiono le imprese in regola, a prevalere saranno gli abusivi!”
Pisa, 12 giugno 2018 -
Pesca alla Meloria? Solo i comuni di Pisa e Livorno, e tutti gli altri esclusi. Non va giù al presidente dei Porticcioli D'Arno di Confcommercio Pisa Massimo Bacherotti il divieto di attività di pesca sportiva e ricreativa a tutti i residenti dei comuni della provincia di Pisa, escluso il solo capoluogo: “La norma risale al 2014, è del Ministero dell'Ambiente, e da quest'anno l'Ente Parco che è il soggetto attuatore, ha deciso di applicarla fino in fondo. La domanda è: perchè un residente di Pisa sì e uno di San Giuliano o Cascina no?”. In tutta onestà, ci sfugge la ragione di un simile divieto che finisce con il discriminare la stragrande maggioranza dei diportisti della provincia di Pisa, che fermo restando questa norma, non potranno esercitare la loro attività alla Meloria”.
“E' un po come blindare i Lungarni per le attività commerciali” - utilizza questa metafora Bacherotti per significare quanto questa limitazione finisca per danneggiare l'economia diportistica pisana e i rimessaggi nautici: “E' chiaro che riducendo drasticamente l'accesso a quest'area, si finisce con l'impoverire l'attrattività penalizzando l'economia della nostra nautica, che al contrario, avrebbe un grande bisogno di incentivi e rilancio, e non di ultieriori zavorre. Scriveremo alla presidente della Comissione di riserva dell'area Marina, designata dal Ministero dell'ambiente, chiedendo un incontro urgente per affrontare la questione. Vedremo”.
Il Presidente dei Porticcioli d'Arno lancia un appello all'ente Parco affinchè “insieme a noi possa sostenere presso il Ministero dell'Ambiente la richiesta di modifica di queste restrizioni così penalizzanti, convinti come siamo che imprese e Parco sono vincenti solo in un rapporto di reciproca collaborazione. E' nel nostro Dna e nel nostro stesso interesse il rispetto e la sensibilizzazione verso il patrimonio ambientale tutelato dal Parco, ma allo stesso tempo il Parco può e deve rappresentare un volano di sviluppo per le aziende che vi insistono. Se muoiono le imprese in regola, a prevalere saranno alla fine soltanto gli abusivi e i fuorilegge che non hanno niente da perdere, con le conseguenze prevedibili e devastanti anche in termini di rispetto dell'ambiente”.
Bacherotti ricorda infine che “tutte le attività di navigazione, balneazione e ancoraggio sono permesse contro autorizzazione gratuita, almeno per tutto il 2018, nelle aree ad esse adibite. Per quest'anno, grazie alla disponibilità del presidente dell'Ente Parco, siamo riusciti a sventare il pagamento di una tassa, mentre per il 2019 faremo di tutto per scongiurarla”.