L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Sequestrata discarica abusiva di rifiuti speciali nella zona industriale di Migliarino e sanzionato responsabile di abbandono di rifiuti ingombranti in Via della Bozza: due ottimi risultati della Polizia Municipale di Vecchiano
Vecchiano – Due azioni messe a segno sul territorio dalla Polizia Municipale di Vecchiano per la lotta all'abbandono indiscriminato dei rifiuti sul territorio. “La Polizia Municipale, cui vanno i sentiti ringraziamenti da parte dell’Amministrazione Comunale per l’ottimo lavoro svolto, ha scoperto nei giorni scorsi, nella zona industriale di Migliarino, una discarica di rifiuti speciali, anche pericolosi, depositati abusivamente nel piazzale interno ed esterno in uso ad una ditta, che svolgeva prevalentemente lavori di ristrutturazione e di allestimento di immobili destinati ad esercizi commerciali e civili ed era assoggettata a procedura fallimentare”, spiega il Sindaco Massimiliano Angori.
“Tra i rifiuti, lasciati all'aperto ed esposti agli agenti atmosferici, venivano rinvenuti numerosi imballaggi contenenti residui di vernici, di resine e di solventi e diluenti con elevato grado di pericolosità per l'ambiente, oltre a rifiuti speciali quali pannelli in cartongesso, residui di isolanti tipo lana di vetro, pannelli in legno e residui di canne fumarie e lastre in fibrocemento.
I reati ipotizzati vanno dalla gestione abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi alla realizzazione di discarica abusiva e miscelazione di rifiuti non pericolosi con rifiuti pericolosi. Adesso verrà dato il via alle procedure per un corretto smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”, aggiunge il primo cittadino.
“La scorsa settimana, inoltre, la Polizia Municipale, su segnalazione di un residente, è risalita al responsabile di un notevole abbandono di rifiuti urbani ingombranti costituiti, tra gli altri, da 2 frigoriferi, 2 cucine forno, 2 televisori ed un divano.
Lo scarico abusivo era avvenuto in due giorni consecutivi in una traversa a fondo naturale di via della Bozza: grazie alla segnalazione di un cittadino che aveva notato un furgone chiuso dirigersi in tale zona e ne aveva segnalato il modello, sono state avviate le indagini per risalire alla targa dello stesso ed all'effettivo trasgressore.
Grazie anche alla visualizzazione dei filmati delle telecamere recentemente installate nell'area industriale di Migliarino, è stato possibile risalire alla proprietaria del furgone segnalato, residente nel comune di Pisa, ed al vero responsabile dell'abbandono dei rifiuti, il compagno della stessa che, non avendo potuto conferire tali rifiuti ingombranti presso l'oasi ecologica di Pisa, aveva ritenuto di poterli abbandonare in aperta campagna a Vecchiano.
Oltre ad una salata sanzione amministrativa, il responsabile dell'abbandono ha dovuto rimuovere e conferire correttamente i rifiuti in oggetto presso un centro autorizzato”, spiega l'Assessora all'Ambiente, Mina Canarini.
“Ringraziando i nostri agenti della Polizia Municipale per il lavoro svolto, ci preme ricordare che abbiamo attivato un gruppo di lavoro appositamente per contrastare l'abbandono indiscriminato di rifiuti”, aggiungono il Sindaco Angori e l'Assessora Canarini. “Questi ultimi sono due importanti risultati, segno di un impegno costante e attento, concreto e molto reale, che implicano un monitoraggio del territorio e il rovistare tra i rifiuti, siano questi ingombranti o rifiuti normali ed il rintracciare, successivamente, i responsabili degli abbandoni. È un lavoro di cui solitamente emerge il risultato finale, ma a cui si arriva dopo una procedura complessa, che si racconta troppo poco. In uno dei due casi, inoltre, la collaborazione di un cittadino ha contribuito molto, e non è la prima volta che ciò accade: questo è un dato importante, non valutato sempre adeguatamente a fronte delle telecamere che servono, ma da sole non bastano.
Perchè se anche le telecamere possono essere “intelligenti”, non riusciranno mai a possedere quello che dovrebbe possedere una persona: senso civico e senso di appartenenza al territorio in cui vive, elementi che permettono di sviluppare atteggiamenti di cura che una telecamera non può avere.
Perciò continueremo ad affiancare il lavoro di controllo al lavoro di condivisione, di cura, e di corresponsabilità che dovrebbe esprimere una cittadinanza-attiva, ecco perchè, accanto ai controlli, è nostra intenzione continuare ad organizzare attività di sensibilizzazione: perchè crediamo nelle persone e nella comunità”, concludono Angori e Canarini.