Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
L’Arcipelago Toscano sempre sulla scena politica; al peggio
Sul Fatto Quotidiano, Vittorio Emiliani il noto giornalista, ha denunciato la brutta vicenda del rinnovo direttore del Parco. Alla direttrice Zanichelli mancavano ancora due anni alla scadenza e pur avendo svolto molto bene il suo ruolo, è stata liquidata.
Per Lei, come racconta bene l’articolo, sono seguite sconcertanti vicende in concorsi o quello che avrebbero dovuto esserlo, che confermano al peggio a che tipo di gestione ministeriale sono ridotti i nostri parchi, e anche i nostri direttori quando incappano in certi giri. Ho visto che c’è chi distingue l’esperienza dei direttori di parchi nazionali o regionale. La mamma dei bischeri non abortisce mai!
Inutile dire che il Presidente del Parco Sammuri, presidente anche di Federparchi, non ci esce bene soprattutto sotto il profilo politico- istituzionale. E come in altre occasioni ci esce male anche il Pd. E siccome non poteva mancare –ovviamente-il riferimento alla famigerata legge ‘sfasciaparchi’, di cui il Pd e Federparchi sono stati accaniti sostenitori, vorrei concludere con un interessante commento di Mario Tozzi –che dell’Arcipelago è stato anche presidente- nel recentissimo libro L’ITALIA INTATTA.
Sorvolo –anche se ricordo bene la vicenda personale che lo riguardò -e che mi coinvolse-e cioè la sua cacciata perché ‘estraneo’ al territorio.
Scrive oggi Tozzi; ‘Così arriviamo al paradosso che il Parco dell’Arcipelago è, tra quelli marini, il più vasto d’Europa ma delle sette isole che lo compongono, le due più grandi ( Elba e Giglio) non hanno ancora oggi, un solo centimetro di costa tutelato (se si esclude lo Scoglietto di Portoferraio) rischiando di vedere irreparabilmente danneggiati habitat naturali straordinari, ma fragilissimi, e di vedere scomparire per sempre decine di specie di pesci. Tutto questo all’interno del Santuario Pelagos, che dovrebbe obbligare comunque alla massima tutela’.
Servono commenti? E pensare che qualcuno anche all’Arcipelago pensa che i guai nostri e non solo marini, dipendano dalla legge brutta e vecchia. Di brutto e vecchio oggi c’è solo una politica scalcinata che va cambiata. Non è più tempo di Galletti.
Renzo Moschini