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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ecco la lista di Vicopisano in Cammino.
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di Umberto Mosso
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di MARIAROSARIA MARCHESANO (Il Foglio)
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di Vittorio Ferla
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Di Alexia Baglivo
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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"Il posto più bello del mondo"
di Sandro Petri

1/7/2018 - 19:37



IL posto più bello del mondo
di Sandro Petri
 
Non è in realtà una esperienza di viaggio quella che voglio raccontare, ma l'esperienza di un luogo unico e incredibile, un luogo che una volta visto ti entra nel cuore e ti costringe a tornarci, perché non ne trovi altri così. Una vallata che malgrado l'agricoltura per le famosissime lenticchie, il turismo per le condizioni irripetibili per fare parapendio o deltaplano, visitato fuori dai week end sapeva trasmettere l'idea di condizioni primordiali, resistendo impavido all'assalto di tanti imbecilli che ne invadevano le pochissime strade e calpestavano i campi per fare foto.


E poi un giorno di due anni fa ci pensò il terremoto a devastare questa terra meravigliosa, a tagliare in due il monte Vettore, che si alza in verticale dalla piana, a lesionare il piccolo paese di Castelluccio, che aveva un centinaio di abitanti.


Per arrivarci ora , la strada migliore è quella da Ascoli Piceno, un altro posto da vedere assolutamente, se volete capire quanto possa essere straordinaria una città medioevale pervenuta fino ai giorni nostri.
Sulla Salaria prendete il bivio di Arquata del Tronto. E purtroppo qui comincia a sgorgare qualche lacrima, sapendo come erano quei paesi e vedendo come sono ridotti.


Ho preferito non mettere foto delle case sventrate, con ancora macerie penzolanti dai tetti e muri sbriciolati, danni che solo un bombardamento a tappeto poteva procurare. Sarebbe stata l'immagine del dolore, e questo non si può trasmettere, purtroppo si vive.
E si sale sempre più su, fino ai 1500 metri della Forca di Presta, con in basso la valle del Tronto.
La strada è abbastanza agevole, anche se l'attenzione deve essere massima.


Superato il passo, si scende nella valle. E tutto sembra a posto.


Ci sono i campi fioriti, perché  questo è il periodo della fioritura, e tutta la valle splende del giallo delle lenticchie, del rosso dei papaveri, del bianco delle margherite, del blu dei fiordaliso.


In lontananza si staglia il colle con Castelluccio, e tutto sembra integro, perfetto come sempre. Poi ci si avvicina , si sale su e si vedono le macerie, la Protezione Civile, per il vero sempre presente lungo la strada con l'Esercito, le casette, i vari prefabbricati per far rinascere una vita sociale.


Sono tante le attività di sistemazione lungo la strada, ma il lavoro che c'è da fare rimante immenso.


Una piccola spesa per i prodotti locali ( molte zuppe di lenticchie...) e si ritorna indietro.


Tanto lo si sa, a Castelluccio si torna.

Sicuro 
 

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7/7/2018 - 14:14

AUTORE:
giuliano

E' vero, concordo che Castelluccio di Norcia ti rimane nel cuore, basta andarci e vedere di persona. Io e mia moglie ci abbiamo pernottato 3 notti, la mattina, prima dell'alba giravo da solo in paese a scattare foto, il paese emergeva dal pian grande coperto di nebbia, sembrava sospeso nell'aria. Era il luglio 2016, dopo un mese la prima violenta scossa,e poi in ottobre la seconda che dette il colpo di grazia. Noi dormivamo in un edificio attaccato alla vecchia chiesa che è crollata, in paese sono rimasti pochi edifici ma tutti lesionati, uno di questi è quello dove dormivamo noi. Tanto mi piacque che decidemmo di tornarci con amici ma poi venne il terremoto. Un grande dispiacere per quelle bravissime persone, attaccate alla loro terra che cercavano di valorizzare il loro territorio. Ci tornerò sicuramente, è un posto magico.

2/7/2018 - 9:37

AUTORE:
Dix

Sicuramente sarà così ma io penso che il posto più bello del mondo ognuno di noi ne ha uno che custodisce gelosamente in cuore suo perché gli evoca ricordi toccanti e sensazioni uniche. Il mio è così vivo in me che soltanto a pensarlo mi vengono i brividi, anche a distanza percepisco l'odore delle erbe aromatiche, sento il verso diversificato degli uccelli o lo stormire del fogliame che vivacizza quel silenzio fatato, sento la frescura del verde rilassante e rivivo lo stupore della bellezza dei poggi e dei declivi rivestiti di meravigliosa flora ad ogni stagione.