In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
Momenti di tensione sulla “Navetta E” questa mattina poco prima delle ore 9,00, mentre il bus percorreva Via Buonarroti, all’altezza del dipartimento di matematica.
All’improvviso una cascata di acqua bollente si è riversata all’interno del mezzo.
Si era rotto il bocchettone dell’acqua calda che aveva trovato sfogo da un filtro all’interno del vano dove erano presenti una decina di persone. L’acqua, accompagnata da un fumo che metteva in allarme, è uscita a getto sfiorando i passeggeri.
L’autista che non si era reso conto di cosa stava succedendo è stato richiamato dalle grida delle persone, che impaurite, cercavano istintivamente l’uscita.
Il bus si è fermato e l’autista prontamente ha fatto scendere tutti.
Per caso non c’erano bambini a bordo che per la loro altezza avrebbero potuto avere conseguenze disastrose; un ragazzo, il più a rischio, sul sedile al di sopra dell’ondata d’acqua passando da un seggiolino all’altro guadagnava l’uscita perché per il calore il pavimento non era calpestabile.
Nel frattempo l’autista contattava l’officina di Ospedaletto per la rimozione del mezzo.
I passeggeri salvi e rassegnati proseguivano in parte a piedi, in parte attendevano la “Lam verde” che transita in quel tratto di strada.
Il nuovo episodio aumenta la preoccupazione per la manutenzione dei bus e la sicurezza dei cittadini.
Marlo Puccetti