Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
I recenti campionati mondiali di retrorunning a Bologna hanno visto la partecipazione di 19 paesi e l’Italia si è fatta onore portando a casa circa 40 medaglie. Tra queste 15 sono pisane: oro nei 100 mt, nei 200 mt, nella staffetta 4x100femminile e bronzo nei 400mt per Cinzia Albiani dell’ASD Podistica Ospedalieri Pisa, oro nei 400mt, negli 800 mt, nei 1500 mt e nelle staffette 4x100 femminile e 4x400 femminile per Mariella Biondi dell’ASD Podistica Ospedalieri Pisa, oro nelle staffette maschili 4x100 e 4x400 per Giovanni Martinelli dell’ASD Podistica Ospedalieri Pisa, oro nei 3000mt, nella staffetta 4x100 femminile, argento nei 400mt, bronzo nei 1500 mt per Nina Pursiainen del Gruppo Podistico Rossini.
Ma che cos’è questo sport? Si chiama “retro running o backwards running” e in parole povere significa che si deve correre, ma all’indietro. Disciplina sportiva non certo nuova (in Giappone esiste da secoli e viene utilizzata come forma di esercizio quotidiano), si sta diffondendo nel mondo e raccoglie simpatizzanti su simpatizzanti (a partire dalla Germania).