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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
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La "Via Traversagna"
di Trilussa

12/8/2018 - 18:48



Percorrere la via Traversagna dal monte fino a Migliarino andando lentamente e guardandosi intorno può essere molto istruttivo.

 

La prima cosa che salta agli occhi è la maleducazione di noi cittadini. Spazzatura ovunque. La maggior quantità è ammassata sotto il ponte che spassa oltre la Barra. Un cumulo di rifiuti fra cui frigoriferi e mobili vetusti che non sono passati per la Geofor. In questo caso alla maleducazione del cittadino possiamo aggiungere la sua stupidità perché il trasporto dell’ingombrante sotto il ponte ha comportato uno sforzo che poteva tranquillamente essere evitato con una semplice telefonata.

 

Cittadini di Vecchiano o “di fuori”, come si dice, compaesani o di altri comuni? Cambia poco, la maleducazione e la stupidità sono uniformemente spalmate su tutta la popolazione, senza distinzione di comune o di città. (Foto 1 e 2)


Sull’altro lato della Barra, sotto il ponte dal lato opposto, una Panda bianca con a bordo un signore attempato ed una signorina di colore. Una prostituta, forse quella situata all’inizio del ponte visto che non era presente alla solita postazione. Da qui il problema della prostituzione sulle strade, un problema molto difficile da affrontare anche per la grande diversità delle lavoranti (genere, etnia, colore, dilettanti, professioniste, occasionali eccetera) che solo a chi ignora la complessità del problema può sembrare di facile soluzione. Se lo fosse stato forse, dico forse per l’ipocrisia di una certa parte politica che ha sempre fatto finta di non vedere, sarebbe stato già risolto.


Fra le due il fosso della Barra con la sua bella verde coperta di "alga sbirulina". Altro segno del ritardo cha abbiamo nel nostro paese nella lotta all’inquinamento ambientale. Prodotti chimici utilizzati in agricoltura alterano il naturale equilibrio degli elementi organici naturali favorendo lo sviluppo selettivo di specie che anche se non nocive possono essere altamente invasive e alterare in maniera significativa la flora e la fauna presente. Chi infatti ha più visto le “vecce” nei campi di grano, quelle palline nerastre fra le spighe dorate? Scomparse per sempre ad opera di erbicidi che poi vanno a finire nei fossi, nei fiumi, nel mare e ci ritornano con gli alimenti.


Questa invasione del canale era già stata riportata su questo giornale e senza dubbio a livello comunale il problema sarà stato affrontato. Probabilmente, visto che nessuna notizia è trapelata, nessun comunicato è stato emesso sull’argomento. Da qui la considerazione della scarsa attenzione prestata alla comunicazione fra amministrazione e cittadini, anche quando si dispone di strumenti facili e gratuiti come questo giornale che in stagioni meno vacanziere raggiunge anche le 20.000 visite giornaliere. Perché conoscere è utile per giudicare, non conoscere equivale a ritenere che il problema non sia stato tenuto nella dovuta considerazione.

 

Il problema della comunicazione non è affatto secondario. Come appare in tutta la sua evidenza in campagna elettorale perché visto dalla parte del cittadino (con coniazione di slogan appostiti), viene costantemente ignorato dopo, quando l’eletto perde questa consapevolezza poichè coinvolto nei molti problemi amministrativi. Crede che la gente sappia, ma non è così. E non mi riferisco solo dell’alga sbirulina.


Dei rifiuti ho la foto, della Panda non ho ritenuto fosse il caso. Davanti alla postazione vuota della prostituta un letto, un materasso e forse anche altro, da giorni stazionanti nella fossa a lato della carreggiata. Un altro grosso deposito è più avanti, all’incrocio di via della Bozza, anch’esso in bella mostra da tempo. (Foto 3 e 4)


La maleducazione diffusa dei cittadini si avverte anche nella quantità enorme di rifiuti triturati lungo tutta la strada (Foto 5). Vero che mai, dico mai nei decenni, nessuno ha ritenuto di doverli raccogliere lungo la strada ed ogni amministratore succedutosi al Comune ha pensato che quello fosse compito di chi lo avrebbe sostituito nella prossima legislatura.  Il risultato è evidente e se non lo fosse basta dare un’occhiata al ciglio della Provinciale che in questi giorni viene triturato insieme a tutta la spazzatura che può fare bella mostra di sé. 


Ogni amministrazione, e questa in particolare, si è distinta per l’attenzione alla Marina di Vecchiano dove spicca una particolare impegno al recupero dei rifiuti. Anche lungo la via del Balipedio di competenza comunale (la strada prosegue dopo Torre del Lago e arriva fino in darsena a Viareggio) si notano cestini per rifiuti e il passaggio di personale addetto. La Marina è la nostra vetrina nei confronti del mondo e dei turisti, è quindi giusto cercare di tenerla in ordine tuttavia tutta questa attenzione contrasta un po’ con la situazione della Traversagna che appare come figlia di un dio molto, ma molto minore.


Non si deve pensare ad una cattiva amministrazione, come di solito accade, ma semplicemente ad una scarsità cronica di risorse che costringono le Amministrazioni a fare delle scelte, spesso dolorose quanto inevitabili. Credo che per ognuno di noi cittadini, specie quelli che aprono spesso la bocca per criticare, sarebbe veramente utile fare qualche esperienza amministrativa per rendersi conto di quanto questa sia difficile e impegnativa. Molte volte un tale impegno non solo non viene considerato ma è spesso oggetto di critiche ingiuste e talvolta persino ridicole. Partecipare ad una legislatura aprirebbe gli occhi ai tanti che si stanno proponendo come prossimi depositari di soluzioni miracolose e fantasiose. Devono essere avvertiti che le soluzioni facili solo nelle belle intenzioni ma non nella realtà.


Nella (Foto 6) si nota la capacità e la bellezza dell’ingegno umano, quello di chi, nella modestia (!?) del proprio lavoro, si adopera per renderlo più comodo e accettabile, per dargli un aspetto più decoroso. Ecco un piccolo riparo dal sole con le sembianze di un piccolo bar, di un piccolo locale di ristoro lungo una strada trafficata. Il ristoro può avvenire comunque, bene o male la gestrice è in grado di offrirlo. Della postazione omonima più avanti verso l’Aurelia, con sacchi di spazzatura e rifiuti, manca la foto perché vi era parcheggiato un Ape bianca e non mi sono fermato.


La (Foto 7) mostra un’azienda misteriosa. Sono passato davanti alcune decine di volte ma l’aspetto è sempre lo stesso. Tutto chiuso e senza nessun segno di attività umana tranne una volta alcuni addetti a tagliare l’erba. Anche questo non sembra un segnale troppo incoraggiante per come vanno le cose nel nostro paese. La fabbrica era il vecchio Riso Bimbo. Un operario del vecchio stabilimento riferiva che i figli del vecchio imprenditore, agiati e ben sistemati, avevano altri interessi e la fabbrica era in malora. Poi si è fatto avanti un imprenditore (?) che l’ha rilevata e ha fatto sperare in un rilancio dello stabilimento, una nuova azienda con posti di lavoro. Non conosciamo il motivo della sua inattività ma già la polemica insorta subito dopo l’acquisto con l’Amministrazione Comunale nata forse per il rispetto delle regole che qui da noi valgono a differenza di altre parti del paese (anche con dichiarazioni di una parte politica sempre pronta a denigrare), ha fatto nascere alcuni sospetti. Forse dietro all’acquisizione una semplice operazione speculativa, forse qualcosa che non ha funzionato. Non lo sappiamo ma l’azienda è ben tenuta ma vuota. Mi auguro comunque che cominci a funzionare e anche che l’ingegnere progettista dei lavori, mio amico, sia stato regolarmente remunerato.


Continuando verso l’Aurelia notiamo la sistemazione della strada con qualche rabbercio di bitume che potremmo definire toscanamente “a cazzo di cane”.  Molte buche sono rimaste tali e lo scalino della carreggiata continua ad essere molto pericoloso. Anche qui lavori fatti in maniere pessima e nessun controllo sull’operato della ditta che ha eseguito i lavori. Non so a chi competa la sistemazione della strada, e ne avrebbe veramente un gran bisogno, ma la carenza di risorse incide anche su questo aspetto per carenza di personale e di controlli. La carenza di risorse sembra incidere pesantemente e particolarmente sulle manutenzioni. Per le strade l’abbiamo notato da tempo, per i ponti ce ne stiamo accorgendo al momento.


Infine nell’ultima foto (Foto 8) la disgrazia della Zetaplast. Un’ azienda che sembrava in grande spolvero con l’acquisizione nel tempo di nuovi spazi, nuovi depositi, enormi quantità di materiali sui piazzali, posti di lavoro che sembravano sicuri. Poi i piazzali si sono svuotati e i posti di lavoro anche. Qualche pannicello caldo dalla Regione e dal Comune, sempre utili e graditi ma mai risolutivi se l’azienda non ha intenzione di investire in nuovi progetti per la sede. Anche noi, nel nostro piccolo, paghiamo il doppio conto della crisi economica e del fenomeno delle delocalizzazioni.


Ecco che in una semplice strada, a ben guardare, si possono cogliere molti aspetti della nostra società. Alcuni sono difficili da rimediare perché quando mancano le risorse c’è poco da fare.

L’unico aspetto su cui si potrebbe e dovrebbe incidere senza tante risorse è quello della educazione dei cittadini.


Si potrebbe iniziare dalla scuola, la prima depositaria di educazione e cultura, categorie che appaiono sempre più carenti anno dopo anno.

Per questo un plauso all'Amministrazione Comunale per l'iniziative tendente alla richiesta di firme per reintrodurre l'educazione civica nelle scuole. Non so perchè sia stata tolta e nemmeno perchè i tanti governi di sinistra non abbiano pensato a reintrodurla.

Un errore che il Paese sta pagando molto caro.

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17/8/2018 - 17:59

AUTORE:
Ciclista

Un complimento a Trilussa, cosa vuol dire guardarsi intorno andando piano invece di sfrecciare con la SW o il Pickup o la quattro ruote motrici

16/8/2018 - 13:39

AUTORE:
Paesano

Aggiungo che coi rifiuti la gente si da da fare anche lungo l'argine a Filettole e anche nei campi, e sotto alla curva che da Avane va verso le cave. Ma che si aspetta a mettere un po' di telecamere per il controllo del territorio?
Per la prostituzione sulle strade e il conseguente costo sanitario la signora Merlin ha dato il suo contributo. Sarebbe l'ora di guardare avanti anche su questo tema.