Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Il Pd dovrebbe manifestare a settembre non genericamente contro il governo dell’odio. Ma, concretamente, contro il governo della disoccupazione, dello spread, del deficit e della demagogia che ci porta al default.
E non basta dire “contro”.
Il Pd dovrebbe rafforzare, con una manifestazione di massa e in piazza, la richiesta da cui dipende tutto: si devono togliere, dagli obiettivi della legge di bilancio, il reddito di cittadinanza, la flat tax e l’abolizione della Fornero, che affondano i conti, aumentano il deficit e il debito, bloccano la crescita e spaventano i mercati. Che reagiscono con lo spread. Reddito, flat tax e il no alla Fornero devono essere sostituiti nella legge di bilancio da cio’ che chiede la Confindustria: misure, incentivi, provvedimenti per rimettere in moto investimenti, spesa produttiva, occupazione e crescita.
La politica economica, che ha il marchio di Di Maio e dei 5 Stelle e’ la vera emergenza, e’ il pericolo immediato: spread e braccio di ferro con i mercati (come chiede Di Maio) non hanno nessun vantaggio per il popolo, non servono nemmeno a realizzare le promesse elettorali dei giallo-verdi.
Hanno il solo effetto di precipitare il paese in recessione, di provocare la fuga degli investitori da tutto ( titoli italiani e investimenti in Italia) e di rimettere in campo le ipotesi B sull’euro.
Puo’ la maggiore forza di opposizione manifestare genericamente “contro il governo dell’odio” e trascurare l’urgenza della economia, della legge di bilancio, del drammatico scontro che e’ aperto tra 5 Stelle e ministri tecnici per togliere dal bilancio le misure che porterebbero allo sballo?
Ecco perche’ ha ragione Calenda: una vera manifestazione di “opposizione al governo” non dovrebbe essere solitaria. E dovrebbe raccordarsi con tutte le forze, sociali e parlamentari, imprese, organizzazioni di massa, sindacati consapevoli ( la Cisl) che sono allarmate dai pericoli immediati dell’economia e della legge di bilancio. Mi dispiace: sinora il Pd parla di governo dell’odio ma non parla di economia e di legge di bilancio. Perche’? Per mandare segnali ai 5 Stelle? Chiarite!