L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Il Pd dovrebbe manifestare a settembre non genericamente contro il governo dell’odio. Ma, concretamente, contro il governo della disoccupazione, dello spread, del deficit e della demagogia che ci porta al default.
E non basta dire “contro”.
Il Pd dovrebbe rafforzare, con una manifestazione di massa e in piazza, la richiesta da cui dipende tutto: si devono togliere, dagli obiettivi della legge di bilancio, il reddito di cittadinanza, la flat tax e l’abolizione della Fornero, che affondano i conti, aumentano il deficit e il debito, bloccano la crescita e spaventano i mercati. Che reagiscono con lo spread. Reddito, flat tax e il no alla Fornero devono essere sostituiti nella legge di bilancio da cio’ che chiede la Confindustria: misure, incentivi, provvedimenti per rimettere in moto investimenti, spesa produttiva, occupazione e crescita.
La politica economica, che ha il marchio di Di Maio e dei 5 Stelle e’ la vera emergenza, e’ il pericolo immediato: spread e braccio di ferro con i mercati (come chiede Di Maio) non hanno nessun vantaggio per il popolo, non servono nemmeno a realizzare le promesse elettorali dei giallo-verdi.
Hanno il solo effetto di precipitare il paese in recessione, di provocare la fuga degli investitori da tutto ( titoli italiani e investimenti in Italia) e di rimettere in campo le ipotesi B sull’euro.
Puo’ la maggiore forza di opposizione manifestare genericamente “contro il governo dell’odio” e trascurare l’urgenza della economia, della legge di bilancio, del drammatico scontro che e’ aperto tra 5 Stelle e ministri tecnici per togliere dal bilancio le misure che porterebbero allo sballo?
Ecco perche’ ha ragione Calenda: una vera manifestazione di “opposizione al governo” non dovrebbe essere solitaria. E dovrebbe raccordarsi con tutte le forze, sociali e parlamentari, imprese, organizzazioni di massa, sindacati consapevoli ( la Cisl) che sono allarmate dai pericoli immediati dell’economia e della legge di bilancio. Mi dispiace: sinora il Pd parla di governo dell’odio ma non parla di economia e di legge di bilancio. Perche’? Per mandare segnali ai 5 Stelle? Chiarite!