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Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.   

Codice giallo-arancione di giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre
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Circolo ARCI Migliarino
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Comune di Vecchiano
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. . . . ma a tutto c'è rimedio; peggio sarebbe illudersi .....
Chiedo scusa per il disturbo, qualcuno sa cosa è .....
Non ti curar di di lui ma guarda e leggi. Povera Schlein, .....
. . . maanche chi li alleva però.
Se è indirizzato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Giornata di contrasto e prevenzione alla violenza maschile sulle donne.

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
E poi quel vento arrivò
Oltre quel fiume e le nuvole
Entrò discreto nella camera
E mi parlò di Te
Ad altri giorni pensai
In cui creavi quadri
La .....
Appuntamento sull'Oder
di Francesco Borgese

Omaggio al padre della scrittrice
Maria Concetta Borgese

Di Carlo Edizioni



In questa lettura .....
Migliarino
Bianchi e Neri all'ASBUC

9/9/2018 - 18:21

 
Caro Sandro, caro Maestro, caro Amico, ci sono ricascato un'altra volta in questo tuo turbine di tasti, note, aneddoti, intrighio di musica, tanto che la notte mi sono prillato e riprillato fino all’alba.

I crauti di Svevi, la birra a boccali, i salsicciotti piccanti?

No, no, sono corazzato di stomaco, ma ho il cuore e l’animo un poco troppo sensibili. Erano le tue “ditate” (scusa ma son di Migliarino) che mi tartassavano e punzecchiavano il corpo, ma non era dolore che provocavano, era il suono della Tua musica, erano le note che uscivano dalla mia pelle come se fosse la tua tastiera e sapevo bene che dopo un brevissimo attimo di soffice melodia sarebbe arrivata la violenza della ciaccona e mi preparavo alla tua botta di testa all’indietro che ti sgarruffava tutto, alla tua facoltà incredibile di guardare in alto, come in estasi, lasciando al cuore e alle mani il compito di portare avanti la romanza e ridiventavo tastiera!
 
Non so se hai visto che cosa faceva la giovane bionda, maglione rosa, che era in prima fila, forse quando suoni non c’è cosa che ti distragga, ebbene, lei batteva le sue dita e le mani sulle ginocchia, con lo stesso tuo ritmo sulla tastiera, e solo la notte ho capito il perchè!

 Ma qualcosa è mancato: più tempo alla Tua Musa, la più bella “cosa” che ti sia capitata!
 Grazie dolce Debra, grazie di onorarci della tua presenza e delle tue melodie.
 E c’è qualcuno che dice: “di venerdì porta male!”
 
A chi non viene senza dubbio!
 
Ciao Maestro, grazie!

e un sentito grazie allo staff di SVEVI che, come dice Sandro: 

BUON APPETITO e BUONA MUSICA

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