Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Non ci facciamo di nuovo prendere "la mano".
Così come quando, chiusa la sede della Dc, abbiamo sentenziato che il "centro" fosse morto e che di partiti moderati non ve ne fosse più bisogno.
L'equilibrio in politica è necessario, è vitale e garantisce, con l'esistenza dell'opposizione,la democrazia equilibrata. Parlare di sinistra come cosa morta, che non interessa più o che non ha più nulla da dare e da comunicare, è sbagliato, anche perchè, in quel caso, se fosse davvero così poco interessante, non si sarebbe cercato, (e per questo votato), nel Movimento., ciò che sembrava poter sostituire i partiti attuali schierati a sinistra.
La verità, ce la dobbiamo dire: non è la sinistra che ha fallito o che non può essere "partito" di domani perchè non vi è più bisogno di rivendicare i diritti dei lavoratori, la libertà di pensiero o diritti delle minoranze...no, la verità è che il PD, ieri come oggi, escluso Renzi, che per la sua voglia innovativa, è stato combattuto, non ha avuto più voglia di perseguire il proprio storico fine.
La verità è che ciò che accade oggi, non è il fallimento storico della sinistra, ma quello eclatante di una classe politica amebica che dentro il PD si è nascosta, e che l'ha guidata, indecentemente, portandola ad impattare contro il muro del dissenso. Un partito, che ancora oggi, nonostante tutto ciò che è accaduto dal voto, non mostra nessuna voglia di riscattarsi e mostra, invece, di non aver capito, e lo si deduce dalle candidature per il prossimo segretario di partito, le inutili, dannose liti interne e le tante contraddizioni mostrate in questi ultimi cinque anni che lo fanno vedere confuso, lacerato e non in grado di gestirsi, di compattarsi, di credere ai propri "sogni".
Credetemi, il problema non è il pensiero di sinistra, ma quelli che di quell'ideologia, all'interno di un partito confuso anche e persino nell'identità ha agito.
Il fallimento,
insomma è solo questo PD.