Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Dasychira pudibunda, ma guarda te cosa dovevo trovare appena finito di leggere il commento alla foto ultima a nome di “Chira”!
Chira margherita e pudica, una semplice traduzione di questo meraviglioso bruco che non avrà poi riscontro nei colori della farfalla che ne nascerà: una brutta smorta falena, mentre adesso si bea della sua pelliccia di volpe delle nevi, la sua testina verde smeraldo, i suoi abiti intimi di una variazione dal giallo al rosso acceso (nella foto non si vedono bene) e del cappellino di penne di uccello del paradiso che però lei/lui mette dietro, facendo nuova moda come una mannequin di Chanel.
Partiamo ora da lontano, devo rilassarmi alla tastiera del computer dopo un sabato di stress, per arrivare alla traduzione o denominazione che viene data a volte ai componenti del mondo animale o vegetale, arrampicandosi sugli specchi e travisando il “Maestro” Linneo, padre della classificazione binomia.
Allora; bruco in inglese si dice “caterpillar”, nome che la famosa casa americana di macchine da lavoro aveva scelto per la “determinazione” di andare avanti a testa bassa e a tutti i costi come fa il “bruco”.
Di nuovo “allora”; cosa ha cercato di dire chi aggiunge “caterpillar“ al nome del bruco? Potrebbe andare bene dire ”Dasychira pudibunda caterpillar” se volessimo specificare lo stato prepupale della falena, stupidamente lo stesso perché unire una parola inglese ad un nome latino mi stona, ma ancora più stupido poi tradurre tale nome in “Dasychira pudibunda trattore cingolato”!
Comunque grazie per avermi fatto sentire l’Incredibile Hulk almeno per un momento, il tempo di dire. “Ho preso con una mano un trattore cingolato!”
Chira siamo seri ora, te la senti per un altro scambio di fiori?
Comincio io:
Fior di sambuco,
credevo fosse bella la farfalla,
e che nascesse da uno smorto bruco,
ma ora posso dir che è una balla!
Fior di ginestra,
non tengo conto mai della ti vu,
ogni mattina apro la finestra
e guardo s’è bello e non piove più.
Fior di zucchino,
ricco ricchissimo e contento
chi non ha un goccio di quattrino,
ma per guardar la natura tanto tempo.