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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Atomi

25/10/2018 - 21:56

Come nella chimica: se lo carichi diventa …ione!
In questo caso la carica non è elettrica, ma solamente quella del tempo, come l’età: più il tempo passa più cresce.
E in questo caso l’atomo “piopp-ino” con il tempo è divenuto

piopp-ione…

 Guarda la pianta,
non c’è nessuno,
il dono poi si vedrà.

 
“Sai Nèri che sse trovassi du’ pioppini
da rifassi ‘olle sarcicce e cco’ fagioli,
venderei tordi merli e canarini,
piccioni magnani, chingh’e ttorraioli”.
 
“Te devi ma tiené’ d’occhio e ‘ontadini!
Vanni ghietro com’ er gatto a su’ figlioli
e ‘vand’arivi ‘n bonìfia alli stradini,
guarda ‘r pioppo rosiato dall’ugnoli”
 
“Sai Nèri che sse trovassi du’ porcini
da rifassi ar ragù con du’ taglioli,
daré via ‘r cane ‘r gatt’e ll’anatrini”
 
“Te devi ‘ndà’ ‘ndove caschino e pinoli!
Lì ci saranno senz’artro ve’ funghini
intramezz’a cchi è scappato a’ mandrioli!”

 
Fior di limone,
si dice ch’ogni bel gioco dura poco,
io allora farò la figura del coglione,
ma giocherò fino a diventare fioco.

Fiori d’allori,
attrappoo ‘un ce n’è più di fiori,
ma durerà la voce de’ lettori
 da doventà bravissimi scrittori.

 Fior di migliarino,
ch’è n’erba che nasce ner pantano,
noi si va ‘n domo ar greo e ar latino
e si po’ scrive ‘n dialetto e ‘n italiano!

 
 

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27/10/2018 - 12:22

AUTORE:
Maghella

Fior di cipolle,
queste enormi calotte decadenti,
che vantano d'aver la polpa molle,
son vantaggiose per chi non ha più denti!

Fior di giaggiolo,
due capocchie sfumate ed umidicce
possono far le veci del capriolo,
in umido coi fagioli e le salsicce.

Fior d'azalea.
invece di comprare sempre tutto,
mi sembra economa l'idea
di visionare la macchia dappertutto.

Turgidi funghi
La festa è finita
Brama saziata

27/10/2018 - 9:25

AUTORE:
Salomè

Fiore di lillà,
non serve essere chef con le stelline,
in cucina basta un poco di umiltà
e le nostre nonne ne erano regine.

Fior di sambuco,
smettete di far gli schizzinosi,
sono ombrelloni sì ma ne deduco
che ben cucinati diventano gustosi.

Fior di fiordaliso,
con un pizzico di volontà o fantasia
coi fornelli si raggiunge il paradiso,
e ci si resta pasteggiando in compagnia.

Fiore di porro,
mi piace preparar le vellute,
di funghi ecc, perciò nell'orto corro
a prendere la zucca e le patate.

Fiore di rovo,
di codesti maturi cappelloni
se vado in cerca sai quanti ne trovo,
sono appariscenti e magari meno buoni.

26/10/2018 - 19:39

AUTORE:
Madamadoré

Fiore di cardo,
se vuoi che il palato goda coi pioppini
non li devi cogliere in ritardo,
ma li devi staccare più piccini.

Fior di cavolfiore,
stavolta l'hai scoperti troppo tardi,
adesso son trasiti ed il sapore
è caché. Meglio optare per i cardi.


Fior di pungitopo,
che brutti cappellacci hai rinvenuto,
ti illudevi fossero adatti per lo scopo
invece rimediare devi all'ultimo minuto.


Fior di ravanello,
ti servivano e pioppini pe' il risotto,
sono invece un parapioggia ed un ombrello
e che il riso non è buono lo senti dopo cotto.

Fior di panzé,
anche l'orco preferiva roba tenera e saporita,
se non hai ancora imparato è tempo che
tu sappia cogliere la delicatezza dalla vita.