none_o


In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
none_a
Massimiliano Angori sindaco
none_a
La ricerca è attiva in tutta Italia
none_a
Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
none_a
. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.co
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Libri
Le emozioni letterarie di Lily.

9/12/2018 - 17:50


 
Tutti noi nella vita possiamo essere molte persone, non sempre con un filo conduttore emozionale e fisico univoco coerente. C‘è una mia vecchia foto, appoggiata alla macchina di Cristina, fatta da qualcuno che si trovava più in alto, forse sopra un muretto. Le mani nelle tasche del giubbotto, i capelli cortissimi, gli occhi a fessura e una piccola e vezzosa smorfia sul viso. Gerda. Gli stessi anni, la stessa coquetterie, una goccia di Mitsouko per lei Rive gauche per me. Lo stesso senso del mondo. Paragone che fa tremare i polsi, vista la diversa statura intellettuale e storica ma la prima volta che ho visto la sua foto sul libro ho pensato subito che io le potevo assomigliare in un tempo lontano. Un po’ meno mince ma neanche tanto.
 
 Il libro è “La ragazza con la leika“. Si parla di un mito, Gerda Taro o più semplicemente Gerda Pohorylle. La scrittrice stranamente per me non ha nessuna importanza, passa in secondo piano, si annulla parlando di Gerda. Lei si prende la scena, eclissando chi parla di lei, come se la sua mano fosse guidata da un’affascinante e sbarazzina ragazza di Lipsia, dalla seduzione innata coniugata ad un‘intelligenza brillante e scandalosa. Non c’ è nel libro una sola immagine, parola o situazione evocata che non riconduca a Gerda, come forse è stata, come sarà per sempre, in un angolo dimenticato del Père Lachaise.
 
Endrè Bandi Friedmann o Robert Capa, come lo battezzò lei, esiste perché è esistita Gerda. Potente e indipendente la sua presenza. L‘autrice del libro ha documentato una vicenda personale, una storia d‘amore, inserita in un contesto storico come l‘inizio del terzo reich, l‘esilio di un gruppo di giovani ebrei comunisti a Parigi, dopo la loro lotta di opposizione al nazismo a Lipsia nel ‘33, la guerra civile spagnola. Gli amori, l’impegno politico e civile. La fotografia come forma di lotta. Gerda fotografa in Spagna la guerra, i suoi morti, la sua cruda realtà, la parte giusta. Con Endrè e senza di lui. Se non fosse stata sventrata da un carrarmato per un fatale incidente sarebbe oggi più importante di Capa.
 Perché lei era unica, magnifica.
Era Gerda Taro.
 
(prendendo in prestito da Giulio la sua prima parola da piccolo innamorato…luminosa)

 
 

 
 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri