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È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Renzo Moschini
Istituzioni solo divise?

27/12/2018 - 7:56

Istituzioni solo divise?


 Le ultimissime notizie istituzionali riguardano la richiesta di alcune regioni del Nord che chiedono per se e per intero competenze oggi dello Stato.

Avremmo così regioni sul modello di quelle speciali non prive come sappiamo anche da vicende recenti di problemi a guai. Ma neppure quelle speciali gestiscono direttamente tutto. Negli anni ottanta la Commissione Bicamerale per le questioni regionali condusse una indagine nazionale sulle regioni speciali – fui Relatore- perché già allora si ponevano dei problemi  ad una gestione che stentava ad assumere quel carattere federalista di cui si avvertiva la crescente necessità.
A quegli anni seguirono varie stagioni ed esperienze diverse compresa quella di una collaborazione stato-regioni che vide sempre ritornare però la pretesa dello Stato a fare la parte del leone.

Con il Referendum si toccò il fondo con l’appello di Renzi e della Boschi a sostenerlo per ‘punire le regioni’. Il suo fallimento non ha impedito che sul piano nazionale si proseguisse con interventi e misure come la legge che  di fatto ha liquidato le province il cui ruolo risulta sempre più indefinito e marginale oltre che a secco di finanziamenti. Non se la passano bene neppure i comuni che si pretende di accorpare forzatamente quando sono piccoli ( in vari paesi europei i comuni sono molti di più che nel nostro paese e le cose funzionano).In questa situazione scombinata istituzionalmente a pagarne il prezzo più salato sono state le politiche ambientali che hanno indispensabile bisogno di progetti definiti e sostenuti da quella leale collaborazione istituzionale costituzionale di cui si sono perse ormai le tracce.

E non un certo un caso che in questo ambito a pagarne maggior dazio siano stati i parchi e le aree protette i cui piani sono destinati anche nei non molti casi in cui sono stati predisposti a non rimanere sulla carta solo se le istituzioni e le forze politiche sanno stare in partita come una squadra e non come una accozzaglia di categorie a caccia di guadagni a spese dell’ambiente e della sua tutela.
Se le cose non cambieranno non crescerà solo il livello dei mari ma anche i disastri e la rovina dei territori. Se ognuno continuerà a rivendicare qualche ciottolino in più per se avremo solo ciottoli. Insomma deve essere più chiaro cosa ognuno deve fare ma anche più chiaro cosa deve essere fatto.

Fonte: Renzo Moschini
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