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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Renzo Moschini
IL REGIONALISMO DIFFERENZIATO

28/1/2019 - 12:36

IL REGIONALISMO DIFFERENZIATO
Il Referendum non aveva ‘punito’ le regioni come auspicato dai promotori ma chiuso i battenti sulle riforme istituzionali. Venuto meno il secessionismo bossiano le uniche ad uscirne ringalluzzite erano state le regioni speciali al cui modello erano tornate a richiamarsi alcune di quelle confinanti con tanto anche di referendum.
A trarne vantaggio da questa situazione che aveva visto fallire il tentativo di rendere concorrenti le competenze tra stato e regioni era stata l’accresciuta conflittualità costituzionale e istituzionale. Il tutto aveva consentito allo  stato di riprendersi buona parte di quelle competenze che sono tornate così a Roma in collo a mamma. Che le regioni non speciali tornino alla carica con la richiesta in alcuni casi di un bel numero di competenze non può quindi sorprendere. Quello che sorprende o che comunque solleva più di un dubbio è che si proceda per tavoli separati come se le regioni non fossero una realtà nazionale e non frammentata e frammentabile. Come non ricordare che alla base di questa condizione costituzionale la Commissione bicamerale per le questioni regionali anni ottanta- promosse una indagine parlamentare sulle regioni speciali di cui si avvertiva l’esigenza di una riflessione critica perché quelle regioni non risultassero estranee se non contrapposte allo stato.
Sotto questo profilo non è un caso che,ad esempio, il rapporto con gli enti locali risultò più improntato ad una efficace collaborazione regione- enti locali nel Friuli colpito dal terremoto–voglio rendere così un omaggio doveroso a Zamberletti- la cui ripresa potè avvalersi di questa politica di coinvolgimento degli enti locali che non si registrava  nelle altre regioni speciali.
E’ un tema o meglio un problema che riguarda anche le regioni di oggi specie dopo la legge Delrio. Questa esigenza –tanto per fare un esempio che in questi giorni è alla ribalta delle cronache- è particolarmente evidente per le politiche ambientali che fanno acqua da tutte le parti e da tempo.
Ricordo che in un incontro con il ministro dell’ambiente Orlando parlammo e convenimmo sulla esigenza di una conferenza nazionale stato-regioni per affrontare finalmente questi problemi. I suoi successori manco se ne sono ricordati. Vogliamo pensarci prima che le regioni pensino ognuna per se?
Renzo Moschini

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