Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Capitano Pasquale Elio Pardi
Un militare eroe MOVC
Molte volte può capitare di trovarti a parlare amichevolmente con una persona molto gentile, ma di cui non conosci a fondo la storia.
A me è capitato di incontrare nella sezione AAA di Viareggio la Signora Maria Grazia Lucioni con cui sono subito entrato in sintonia perché entrambi appassionati dell’Aeronautica. Io avevo prestato servizio come Sottotenente in aeronautica, ma non sapevo ancora da quale fatto fosse spinto il suo interessamento per l’Associazione Arma Aeronautica.
Proprio parlandole delle mie ricerche fatte sul pioniere del volo Adolfo Massei e sul giovanissimo pilota, classe 1899, Renato Benedetti, mi parlò per la prima volta della storia del Capitano pilota Pasquale Elio Pardi con cui era stata sposata. Avevo già sentito quel nome, in quanto la sezione AAA di Viareggio porta questo nome, ma non avevo ancora approfondito la ricerca su questo personaggio.
Il Capitano Pasquale Elio Pardi è stato insignito di medaglia d’oro al valor civile. Insieme alla Signora Maria Grazia Lucioni ho ricostruito la sua storia che desideriamo presentare e far conoscere.
Pasquale Elio Pardi
nasce a Migliarino Pisano nella provincia di Pisa nel 1930 e si trova poco più che bambino nel periodo bellico ed è molto attratto dal passaggio dei numerosi aerei che sorvolavano la zona di San Rossore. La sua passione lo porta ad iscriversi al corso di Costruttore Aeronautico presso l’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci di Pisa. Consegue il diploma e fa domanda di essere ammesso all’accademia Aeronautica. Viene ammesso al corso LEONE 2° nel settembre del 1951 ed inizia la frequenza del triennio di studi per Allievo Ufficiale Pilota.
Il suo impegno lo portato ad essere promosso prima Aspirante e poi Sottotenente e per le sue doti viene assegnato ad un reparto di volo dotato di velivoli a getto nel settore intercettazione aerea.
La sua carriera procede in modo rapido in relazione alle sue qualità di soldato e di pilota che sono riconosciute ed apprezzate dai suoi Superiori e colleghi. Viene promosso a Tenente nel giugno del 1951 e a Capitano nel 1955.
Presta servizio in diversi Aeroporti distinguendosi per la sua dedizione all’attività professionale e per la sua innata sensibilità, per la disponibilità e il rispetto reciproco che caratterizza la Gente dell’Aria.
Nel 1957 si unisce in matrimonio con la Signorina Maria Grazia Lucioni di Viareggio e vanno ad abitare a Verona, in quanto il Capitano Pasquale Elio Pardi era stato trasferito in forza alla 3^ Aerobrigata di Villafranca di Verona che aveva in linea di volo i velivoli a getto Republic F-84F Thunderstreak che era una nuova versione del velivolo F84 E
Proprio per la novità del velivolo i piloti erano sottoposti ad un programma di addestramento e anche il Capitano Elio Pardi seguiva questo programma.
Il 10 ottobre del 1958 si leva in volo per eseguire il programma di addestramento e compiuto tutto il programma previsto per il volo si accinge a rientrare alla base, ma mentre sorvola l’abitato di Zompicchia, una frazione del comune di Codroipo in provincia di Udine, sul suo aereo si sviluppa un incendio a causa di un guasto. Il pilota si sarebbe dovuto lanciare ed abbandonare il velivolo, ma il Capitano Pardi aveva calcolato che il relitto del velivolo sarebbe precipitato sull’abitato che a quell’ora era gremito di persone e di bambini che uscivano dalle scuole. Il Capitano Pardi cerca quindi di ritardare il momento del lancio per permettere al velivolo di avere una traiettoria di discesa che lo avrebbe portato a impattare il suolo in una zona fuori dall’abitato. Il suo lancio fu così ritardato di alcuni secondi preziosi per scongiurare che si verificassero vittime civili, ma il suo sublime gesto di altruismo non permise al Capitano Pardi di aprire il paracadute ad un’altezza di sicurezza e quindi salvare la sua giovamene vita.
Per questo gesto di coraggio e spirito di altruismo il 27 luglio del 1961 gli viene conferita la medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: -------------------->(vedi pdf allegato)
A Pasquale Elio Pardi è stata intitolata una via nella zona si San Giusto a Pisa e la sezione dell’Associazione Arma Aeronautica di Viareggio con un raduno interregionale a cui parteciparono numerose sezioni della Toscana e del Veneto.
Il mio sentito ringraziamento alla Signora Maria Grazia Lucioni per tutto il materiale che mi ha fornito.
Ten. Marchetti Ernesto – Ricercatore storico aeronautico DOGFIGHT
e questo è quanto scritto dalla signora Mimma Lucioni:
Volevo farvi conoscere la vita di un eroe nato a Migliarino pisano. È precipitato a Codroipo (Udine) con il suo aereo F84F. L’aereo ha preso fuoco, ma il capitano ha risposto alla torre di controllo “non posso lanciarmi andrei contro una scuola, vedo nel cortile dei bambini”. È caduto oltre ed è morto. Medaglia d’oro al Valor civile. A lui è dedicata una strada a Codroipo, frazione dove sono le frecce tricolori, una strada a Viareggio, una a Pisa che porta alla 46’ aerobrigata, a Migliarino la scuola elementare. La sezione arma aeronautica di Viareggio porta il suo nome. A Viareggio, nella piazza di fronte al Principe di Piemonte, sul monumento ai caduti c’è la sua targa.
Il dieci di marzo, alle ore dieci verrà celebrata una messa in suo ricordo alla chiesa principale di Migliarino.
Visto che voi ricordate i personaggi famosi della zona, volevo ricordare anche il capitano Pardi Pasqualino, aveva 28/anni. Era mio marito, eravamo sposati da due anni. Mi sono trovata a 23 anni senza più niente. Da allora ho fatto in modo che non venisse dimenticato.Era il 10.10.1958. Provate a leggere il Tirreno, cronaca di Pisa del giorno 9 e 10 ott. 2818. Vorrei anche conoscere il vs. Coro. Ultimamente ho sentito al tempio di Kindu, a Pisa il coro di Montemurlo. Grazie. Vi seguirò.
Mimma Lucioni