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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
L’affondo di Ascani al Pd
Le elezioni si vincono con i moderati (e non con i dinosauri)

4/4/2019 - 16:01

Le elezioni si vincono con i moderati (e non con i dinosauri). 

La deputata renziana: “Al Pd serve Renzi, ma se parleremo solo con D'Alema, Bersani e Speranza si rischia di lasciare a casa il centro”

Lasciare senza casa quell’elettorato cattolico, moderato e profondamente distante dai sovranisti al governo “sarebbe un errore per il Pd che vuole vincere e non soltanto perdere bene”.
Anche perché, ragiona con Formiche.net la deputata renziana Anna Ascani, il dialogo dovrebbe essere diretto a tutti quei soggetti come sindacati, associazioni e industriali, non ai dinosauri come Bersani, D’Alema, Speranza. E mentre boccia il governo-ombra, sottolinea che la leadership di Matteo Renzi è un valore aggiunto indispensabile per il partito.
Cosa vi ha detto Zingaretti in occasione dell’incontro con i parlamentari?
Ci ha assicurato che tenterà di collaborare il più possibile con i gruppi parlamentari, aprendo un’interlocuzione costante anche per supportarci nel lavoro di opposizione. Un incontro preliminare e senza nulla di programmatico sul tavolo.

Certo è che avere un Segretario che non è membro delle Camere significa anche avere una sfida in più davanti. Ma la affronteremo comunque, in quanto è già accaduto in passato.
Come può Zingaretti aprire ai civici di Calenda e al contempo parlare con gli scissionisti di ieri?
Se il Pd avesse in testa una vocazione maggioritaria, che non significa avere un sistema elettorale maggioritario ma l’ambizione di parlare alla maggioranza degli elettori, questo avrebbe perfettamente un senso. Significherebbe voler dialogare, insieme, con la sinistra e i moderati. Io ho l’impressione che invece ci sia una rinuncia a priori a quella vocazione maggioritaria, che è il dna del Pd. Spero che questo tentativo di allargare possa essere una ripartenza.
Intanto due giorni fa al Nazareno si è visto il neo leader della Cgil Landini: il Pd vira troppo a sinistra?
Gli incontri con i sindacati si sono sempre tenuti, non vedo nulla di nuovo. Credo però che ognuno debba fare il proprio mestiere: la politica quello della politica e il sindacato quello del sindacato. Quando è così si fa un buon lavoro per il Paese.

Noi dobbiamo cercare di mettere assieme tutti quei soggetti che, a vario titolo, hanno diverse perplessità sull’operato di questo governo, come sindacati, associazioni e industriali. È proprio questo il dialogo che dobbiamo instaurare, e mi spiego. Se allargare significa mettere assieme pezzettini di vecchia classe dirigente come Bersani, D’Alema, Speranza allora ciò non serve al Pd.
E cosa occorre davvero?
Parlare ad un elettorato più largo, senza dimenticare i moderati. Se vogliamo vincere le elezioni e non soltanto perdere bene abbiamo bisogno di parlare sì con la sinistra ma anche con il centro. E questo non ce lo dobbiamo dimenticare.
Ma cattolici dem lamentano un mancato rispetto, per bocca dell’ex viceministro Giro che denuncia la chiusura ai candidati moderati. Si rischia di mollare il centro?
Ancora le liste sono da ufficializzare, credo che il Segretario stia facendo tutte le valutazioni del caso per cercare di portare a termine quell’idea di allargamento che ha annunciato di voler perseguire. Faccio semplicemente notare che quella lista dovrebbe rivolgersi a tutto il mondo del centrosinistra, quindi la sinistra con il centro. Mi riferisco a quell’elettorato cattolico, moderato, profondamente distante dai sovranisti al governo che deve essere rappresentato dal Pd. Lasciarlo senza casa sarebbe un errore.
Da queste colonne Luciano Nobili ha chiesto al Segretario di fermare il nostalgismo pre-Lingotto. Come crede allora possa voltare pagina il Pd?
Sono convinta che tornare indietro non sia mai un buon modo per iniziare una fase nuova. Per cui spero che non sia la nostalgia il cuore del futuro dem. Dopo di che chi ha vinto le primarie ha il diritto-dovere di dare una linea politica. Dal programma che presenterà in vista delle europee mi aspetto che emerga una strategia con alcune parole d’ordine che ci riportino al centro della scena. Non possiamo limitarci a reagire a ciò che questo governo fa o dice, ma dovremmo noi essere più attivi e diventare una credibile alternativa.
L’arma del governo ombra sarà efficace?
Sono contraria all’idea di un governo ombra, penso che ci occorrano proposte di governo che chi è al governo non sta facendo. Di fatto ciò a cui assistiamo tutti i giorni in Parlamento è l’approvazione di misure vuote, che servono appena per un tweet di uno dei due vicepremier, ma che non contengono nulla che aiuti famiglie e imprese. Dall’opposizione, in particolare dal Pd, più che una serie di ministri-ombra bisogna tirar fuori idee e spunti che parlino agli italiani.
Quale sarà il futuro di Matteo Renzi nel Pd di domani?
Non ho la sfera di cristallo e dipenderà da loro e da ciò che deciderà il Segretario. Quello che mi auguro per Matteo Renzi è che ci si renda conto che il Pd ha bisogno della sua leadership e che serve considerarla un valore aggiunto indispensabile per il partito.

A chi ha voglia di fare piazza pulita ricordo che in questo momento c’è bisogno che il Pd riconosca quella stagione, in cui abbiamo fatto cose fondamentali al governo.


Fonte: Francesco De Palo
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11/4/2019 - 12:09

AUTORE:
buo

Io mi trovo daccordo, con me stesso, mi pare che lei non sia daccordo con se e nemmen con gli altri. Lei cerca di rigirar la minestra sempre e solamente a suo pro : vuole e non vuole gli accordi politici, vuole e non vuole le scissioni. Mi sembra un po' in confusione, o sarà il vento che smuove le bandierine ?

10/4/2019 - 23:46

AUTORE:
Osservatore 1

...trovati Da-Cordo; poi fai piovere mpopò di più, così nasce i pioppini.

C'è stata la firma sulla Carta Costituzionale da parte di tutti i partiti dell'Arco Costituzionale e che è la Costituzione più bella del mondo.
C'è stato un governo De Gasperi con ministri Socialisti e Comunisti per risollevare le sorti dell'Italia dopo il ventennio fascista.
C'è stato il governo della astensioni per salvare l'Italia dall'attacco feroce delle br.
C'è stato un governo di scopo guidato da Enrico Letta con i voti di FI; continuato da Renzi e Gentiloni senza FI e che: (lo dicono i dati, non io) è stato il migliore degli ultimi 70 anni e provenendo da due governi fallimentari poi non si è capito il perchè del governo Conte, non riconosciuto, lui il Conte, neppure dagli inservienti delle mostre.
Auguri Italia.

10/4/2019 - 22:34

AUTORE:
Buo

Le scissioni, mi pare di capire, vi vanno bene solo quando sono utili alla vostra causa. Quando ci sono state a scapito del Pd allora le avete criticate. Coerenti con la con la convenienza.

10/4/2019 - 19:42

AUTORE:
Oss 1

Angelino Alfano si scisse da Forza Italia per dare continuazione al governo di scopo formato da PD-SC-FI e guidato da Letta.
ALA non è Forza Italia così come i Comunisti Italiani che si scissero da RC di Bertinotti e Cossutta con Cossiga fecero nascere il 1° e 2° governo D'Alema.

Ergo: Bertinotti non votò in Parlamento per D'Alema e Berlusconi non votò ne alla camera e ne al senato per Renzi.
Poi se Verdini ha votato o promesso di votare a favore del governo in carica come fece Bersani per non andare a casa anzitempo e....se Renzi disse a Bersani: se non voti te, poi non brontolà se lo fanno altri e...lo disse anche quello alla moglie: se te dici di non darmela più...bada che non ce l'hai te sola.
bona

10/4/2019 - 19:11

AUTORE:
buo

Il signor Renzi non ebbe i voti di Berlusconi, ebbe quelli di Angelino Alfano e di Denis Verdini( Ala ). Come dire, se non è zuppa e pan bagnato.

8/4/2019 - 23:15

AUTORE:
Oss 1

...che purtroppo non sei il solo ad esserci cascato.
Dispiace per il resto degli Italiani fatti ritornare indietro di 30 anni dall'insospettato "baffino" che rimasto scottato lui con la bicamerale dal duo B&B (Berlusconi e Bertinotti 'nsenò non capisci) poi ha fatto la stessa cosa con chi era riuscito a far approvare dal Parlamento le riforme attese da 40 anni e così un po per invidia e un po ci aveva già provato con i 101 per far Lui il PdR e...la seconda non poteva farsela sfuggire, ma gli andò buca; Sergio Mattarella fu eletto Nostro Presidente e non Lui con l'appoggio del fratello di Paolo Berlusconi...che poi in compenso lo avrebbe graziato, ma il patto per le riforme saltò, non ci fu voto qualificato in Parlamento e con il referendum si rinsaldò il patto con baffino e l'ex cav.
Intanto la nostra Italia è in mano a degli incompetenti ed in recessione.
Levarsi la sete con il prosciutto, non è la via giusta da seguire.
Al tempo "vederemo".

piesse: Letta ebbe i voti di Berlusconi per governare; Renzi no! Le riforme Istituzionali sono altra cosa( come dice la nostra Costituzione)

8/4/2019 - 22:40

AUTORE:
Tell

Io non avrei capito eh ? Lei invece ha riletto la sua risposta caro Oss1 ? Il patto del Nazareno non era un accordo politico, mentre gli altri che ha elencato invece si. Secondo me lei sa di politica come io di fisica quantistica.
Dopo questo lascio perdere, la mia esperienza mi porta altrove, se parliamo di politica facciamolo con serietà altrimenti ne parli con " lettore ", siete simili.

8/4/2019 - 0:24

AUTORE:
Oss 1

...che il cosiddetto "patto del Nazareno" non era un accordo politico.
La legge elettorale cosiddetta "porcellum" andava cambiata perchè ritenuta anticostituzionale ed i voti per cambiarla da solo il PD non li aveva e a chi doveva chiedere i voti Renzi nel momento che era lui il capo del governo, a dudù il canino della fidanzata di Berlusconi? alla Lega che non li aveva, a Fratelli d'Italia?
Il Patto Costituzionale del /47 cosa era se non un accordo fra forze democratiche.
Il Governo De Gasperi-Nenni-Togliatti? e il Governo delle astensioni? non furono pateracchi, ma accordi politici per salvare l'Italia prima dalle rovine del ventennio fascista, poi per sventare l'attacco br con 1.000 morti ammazzati ogni anno.
...ah già, forse il mio interlocutore è "troppo giovano e disinformato" e non sa che le Riforme Costituzionali purtroppo non hanno mai avuto vita facile.
Bozzi fallì, Jotti fallì, D'Alema fallì per colpa di Berusconi e Renzi per colpa del duo D'Alema/Berlusconi ed ora "casualmente" siamo con due minoranze perdenti le elezioni che governano(?)per contratto e non casualmente siamo in recessione e stante il "rosatellum bis" senza una legge elettorale che possa garantire la governabilità.
bona.

7/4/2019 - 23:35

AUTORE:
tell

Perchè i due non sono simili, fatte salve le condanne di Berlusconi ? Il paragone politico/personale regge, stia tranquillo, non è malafede affermarlo. Oppure spieghi alla platea il perchè del patto del Nazzareno. E' normale fare accordi politici con un pregiudicato ? E non tiri in ballo la ragion di stato, altrimenti anche fare accordi con la mafia diventa opportuno. E qualcuno lo ha già fatto. Non serve una grande intelligenza per capirlo.

7/4/2019 - 16:29

AUTORE:
XXXL

...a Matteo Renzi vuol dire di essere in cattiva fede per non dir peggio.

7/4/2019 - 15:56

AUTORE:
Tell

Sarà un caso ma la colpa è sempre dei giornalisti, o in alternativa dei magistrati. Mi pare che Renzi soffra della stessa malattia di Berlusconi, insofferenti a chi non gli da ragione. L' ego smisurato porta poi a cadute epiche.
Che poi il libro vada bene nelle vendite conta poco, è il contenuto che fa di un libro un buon libro.
Parecchi anni fa Umberto Eco, dopo il successo del Nome della rosa, scrisse un libro intitolato " il pendolo di Foucault ", grande successo editoriale e vendite importanti. Il problema fu che il libro era troppo difficile da leggere, servivano nozioni che non tutti potevano avere, inevitabilmente, nonostante le vendite il libro lo lessero in pochi. Questo non per dire che il libro di Renzi sia difficile, anzi,potrebbe però fare la fine dell'altro. Che " orrore "

7/4/2019 - 9:03

AUTORE:
Lettore

...io ho letto anche questo libro di 235 pagine e che non a caso e per caso va per la maggiore, te lo consiglio vivamente.

MATTEO RENZI - Sbarchi - "Una responsabilità enorme è attribuibile a quelle trasmissioni TV che hanno esasperato ogni sbarco. Si è fatto in modo di rendere comune il pensiero che l'Italia fosse oggetto di un'invasione senza alcun riscontro numerico. Si è data l'impressione che il paese vivesse nel terrore. Le reti TV hanno avuto un'evidente responsabilità nel creare il clima che ha portato all'affermazione del populismo securitario e giustizialista rappresentato dall'asse Lega-5 Stelle. Il populismo scommette sulla paura" (UN'ALTRA STRADA). Buona lettura.

6/4/2019 - 23:48

AUTORE:
Tell

Certe persone, a dispetto di chiamarsi lettore, leggono poco o leggono, come dicevo, Novella 3000. Le baby pensioni, ancorchè sbagliate, furono varate con l'approvazione di tutte le forze politiche, maggiaranza e opposizione. Miravano a contrastare 2 fenomeni che nei primi anni 70 videro la luce : inflazione a 2 cifre e nascente terrorismo. Un modo per calmare i problemi sociali del tempo. Potevano i sindacati, tutti non solo la Cgil, opporvisi ?
Altra balla, nel senso di falsità, riguarda le pensioni in Germania. laggiù funziona così : chi è nato entro il 31/12/1946 va in pensione a 65 anni, chi è nato dopo ci va a 65 anni e 4 mesi, che salirà fino a 67 , si, ma nel 2027. Poi chi ha 63 anni e 35 di contributi può andare in pensione con penalizzazione, le donne nate entro il 31/12/1952, se hanno maturato almeno 15 anni di anzianità contributiva possono andare in pensione a 60. Con quali tedeschi ha parlato ? Uno dei personaggi politici italiani più stimati, anche se prestato alla politica, è stato Carlo Azeglio Ciampi, il quale della CONCERTAZIONE ne fece la sua bandiera mettendo daccordo le parti sociali. E questa è storia, non gossip. Non leggere, studia !!

6/4/2019 - 20:01

AUTORE:
Anna Ascani

...Ma può fare molto. Moltissimo. Soprattutto se decidi di essere non solo un punto di riferimento ma anche un costruttore di reti, di ponti, di futuro.
Oggi Barack Obama ci ha mostrato per l’ennesima volta cosa sia la Politica, cosa significhi occuparsi della cosa pubblica, alzare la testa dalle dinamiche quotidiane e costruire le condizioni del cambiamento possibile.
Ad Amsterdam eravamo in 11, selezionati per il lancio della sua Fondazione in Europa. Oggi qui a Berlino c’erano 300 giovani da 37 diversi paesi: politici, attivisti, fondatori di importanti ONG. Ragazzi accomunati dalla voglia di cambiare le cose, ansiosi di fare la propria parte per lasciare il mondo migliore di come lo hanno trovato.
È l’inizio di un percorso, perché l’obiettivo di Obama è costruire una rete stabile attraverso la quale ci si possa scambiare buone pratiche ma anche condividere problemi e difficoltà e trovare insieme le soluzioni.
È importante che l’ex presidente americano sia riuscito a tenere questo appuntamento prima delle elezioni europee più importanti di sempre, come gli avevamo chiesto ad Amsterdam. È importante che si costruisca una squadra capace di battere i nazionalismi sul campo.
Ed è importante anche che ai giovani che non votano abbia detto “non fareste mai scegliere a vostro nonno la musica da ascoltare. Perché fargli scegliere lo scenario politico che condiziona la vostra vita? Votate!”

“Ho imparato che il problema dell’altro è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia”. Ecco in quella sala a Berlino dell’avarizia di cui parlava Don Milani non c’era proprio traccia.

https://www.lastampa.it/…/obama-musica-giovani-…/pagina.html

5/4/2019 - 12:42

AUTORE:
Lettore

Il danno fatto dai sindacati e soprattutto dal derivato comunista in tempi passati lo stiamo pagando ora.I comunisti durante la guerra fredda non potevano accedere alla stanza dei bottoni e per dargli il contentino fecero:
19 anni 6 mesi ed un giorno fu l'accordo anche con la CGIL ed il governo Andreotti-Malagodi per andare in pensione e quindi alcuni lavoratori di quei tempi riscuoteranno pensioni; se han fortuna di campare quanto mì mà per 50 anni e più.
Già i tedeschi ci dicevano: noi lavorare fino 65 anni e voi Italiani no? Siamo Comunità Europea o no!
Renzi ha incontrato più volte i sindacati, ma una cosa è il governo della Nazione, altra l'adesione ad un sindacato di categoria ed ognuno deve liberamente fare la sua strada.
Concertazione che vuol dire? Accordo su quanto debito pubblico fare; e come dice "Sarvini" si facciano eleggere i sindacati...ah già poi chi lo fa il sindacato?
Faccia il Presidente del Consiglio dei Ministri il fratello di Montalbano, poi si vedrà se si fa dettare l'agenda dai sindacati di base o dai quattro di categoria.

5/4/2019 - 11:02

AUTORE:
Deimos

Tutto è rimediabile o quasi fuorché la morte, e siccome il Partito sarà anche ammaccato e sofferente ma ha buone probabilità di guarire...proviamoci!
Anche perché se si parla di dialogo non è che dall'attuale premier tuttologo questa pratica sia molto diffusa...se non unilateralmente e rivolta più che altro alla pancia degli zittiti spettatori!

4/4/2019 - 22:50

AUTORE:
Tell

Va beh che ti hanno fatto credere che potevi diventa'segretario, ma dilla giusta. L'ex segretario, magnifico, con i sindacati non ci parlava mai, se non per dire che le decisioni erano già state prese.
Te ora vieni a dire bisogna dialogarci? Game over, dicano di là dall' Oceano. Avevi a pensarci prima.