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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
di Francesco Tagliente
Ancora governatori e Amministratori indagati.

18/4/2019 - 20:48

Ancora governatori e Amministratori indagati. Cosa si aspetta ad istituire un organo collegiale anticorruzione per valutare anche i sospetti e il “chiacchiericcio”

Le inchieste che vedono indagati governatori e amministratori di varie regioni impone una riflessione seria sulle misure necessarie per ridurre il rischio di nuovi episodi di corruzione.

Una delle iniziative potrebbe essere l’istituzione, presso ogni ente pubblico di governo o amministrazione locale, di un organo collegiale anticorruzione per valutare anche i sospetti e il “chiacchiericcio” Lo avevo detto e scritto anni fa e lo ripeto oggi alla luce di quanto sta emergendo in tema di corruzione.

Il contributo delle Amministrazioni ai fini della lotta alla corruzione e alle mafie può essere decisivo, oltre che con il supporto alla magistratura e agli altri agli organismi governativi, con una azione diretta a prevenire ogni possibile forma di condizionamento degli amministratori locali, funzionari e impiegati o addirittura di collegamenti diretti o indiretti degli stessi con la criminalità, nonché con più incisive misure per favorire la prevenzione e il contrasto di usura, gioco illegale, riciclaggio, traffico di stupefacenti e altre forme di illegalità.

Prendendo come esempio i Comuni, dovrebbe essere istituito un organo collegiale, che potremmo denominare “Desk anticorruzione” presieduto dal Sindaco o da un suo delegato, al fine di mettere a fattore comune tutte le conoscenze delle varie articolazione interessate del Comune e sviluppare azioni congiunte volte alla prevenzione e al contrasto delle possibili infiltrazioni della criminalità nei vari settori commerciali e imprenditoriali ritenuti sensibili, attraverso il continuo monitoraggio dei subentri e delle volture ripetute per la medesima licenza commerciale e con il monitoraggio degli appalti.

Alle riunioni del Desk dovrebbero partecipare gli assessorati, i Dipartimenti i Municipi, gli Enti e le Società partecipate che fanno capo al Comune (prendendo come esempio la Capitale penso ad Ama, Atac, Roma Metropolitane, Acea Æqua Roma, Aeroporti di Roma, Centrale del latte di Roma, Centro agroalimentare romano, Centro ingrosso fiori, ecc.) i rappresentanti delle associazioni delle categorie economiche e altri organismi di volta in volta ritenuti utili nonché, in veste di consulente, un rappresentante dell’Avvocatura del comune Obiettivo del desk sarebbe quello di creare una rete che impedisca o quanto meno riduca la corruzione e gli appetiti della criminalità organizzata. Con la partecipazione e il coinvolgimento anche della comunità civile anche il chiacchiericcio potrebbe rappresentare occasione di approfondimento. Si potrebbero valutare collegialmente anche i sospetti per segnalarli agli organi deputati a sviluppare le indagini.

La sola conoscenza del ruolo del Desk anticorruzione potrebbe scoraggiare gli appetiti criminali.Sono anche convinto che se si volesse fare una prevenzione seria della corruzione, si dovrebbe pensare anche alla periodica rotazione del personale, anche di vertice, e alla conseguente mobilità interna insindacabile.



Fonte: Francesco Tagliente - già Prefetto di Pisa
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