Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
Antenne per la telefonia cellulare: i pareri preventivi di ARPAT
L’autorizzazione all’installazione è rilasciata dal Comune, dopo aver ottenuto un parere da ARPAT sulla compatibilità ambientale delle emissioni elettromagnetiche dell’impianto.
Gli impianti per la telefonia cellulare (o stazioni radio base SRB), composti da antenne montate su pali installati nel terreno o fissati al tetto degli edifici, sono distribuiti sul territorio in base alla densità della popolazione e sono quindi concentrati prevalentemente nelle aree urbane densamente abitate.
Ogni impianto copre un'area molto ridotta, infatti il numero di telefonate che l'impianto riesce a supportare contemporaneamente è limitato.
Più aumenta la densità di utenti in un dato territorio, maggiore deve quindi essere la sua suddivisione in aree, che diventano in questo modo più piccole: così nelle città è necessario avere molte antenne vicine tra loro.
Provincia n° postazioni
Arezzo………………..... 486
Firenze……..................1.178
Grosseto……………..... 482
Livorno……………........ 529
Lucca………………...... 600
Massa-Carrara……….. 311
Pisa………………….... 536
Pistoia……………....... 296
Prato………………...... 225
Siena………………...... 494
TOTALI ……………….. 5.137
In Toscana risultano al 31/12/2018 5.137 postazioni di telefonia mobile, distribuite come in tabella; le postazioni sono definite, ai sensi della DGRT n. 795 del 04/08/2003, come "l’insieme di uno o più impianti, afferenti allo stesso gestore […] insistenti sullo stesso supporto fisico, o su più supporti fisici, se compresi in un raggio massimo di norma non superiore a 10 metri".
La legge italiana prevede che tutti gli impianti siano autorizzati prima della loro realizzazione. Tale autorizzazione è rilasciata dal Comune, dopo aver ottenuto un parere da ARPAT sulla compatibilità ambientale delle emissioni elettromagnetiche dell’impianto.
ARPAT valuta preventivamente la compatibilità dei nuovi impianti attraverso:
- l'acquisizione delle informazioni tecniche dai gestori,
- l'effettuazione di eventuali misure di fondo elettromagnetiche,
- la stima dei campi elettromagnetici prodotti tramite modelli matematici,
- eventuali misure di “collaudo” successive all'installazione dell'impianto.
Per ogni nuovo progetto, infatti, viene effettuata una simulazione del campo elettromagnetico prodotto da tutte le stazioni precedentemente autorizzate nella zona circostante (presenti o ancora da realizzare).
A fini cautelativi, per l'emissione del parere tecnico ARPAT effettua la previsione ipotizzando che tutti gli impianti funzionino contemporaneamente e alla massima potenza di cui sono capaci.
Se da questa prova emerge un superamento dei limiti di legge, la realizzazione della stazione non viene autorizzata.
Tutti i pareri riportano in chiaro l’indicazione degli impianti vicini che sono stati inclusi nella verifica effettuata. Per garantire la massima affidabilità e trasparenza alle verifiche sui progetti di questi impianti, ARPAT ha inserito tutte le attività per il rilascio di pareri sulle SRB tra quelle gestite con un sistema di assicurazione della qualità certificato ISO 9000: le istruttorie vengono svolte sulla base di istruzioni operative e tecniche uniformi in tutta la regione.
Provincia n° pareri 2018
Arezzo............................ 87
Firenze..........................196
Grosseto......................... 59
Livorno............................ 80
Lucca..............................110
Massa-Carrara................ 59
Pisa................................. 89
Pistoia............................. 84
Prato................................ 86
Siena................................ 45
TOTALE.......................... 895
Nel corso dell’ultimo anno (2018) l’Agenzia ha prodotto 895 pareri distribuiti come in tabella.
I pareri si riferiscono sia a nuovi impianti che a modifiche degli esistenti.
In 160 casi (più del 18%) l’Agenzia ha espresso un parere negativo, respingendo il progetto. Il motivo più ricorrente per tale pronunciamento è legato alla mancata garanzia del rispetto dei limiti da parte dell’impianto con la configurazione proposta dal gestore.
In questi casi per superare il parere negativo il gestore può ripresentare richiesta di un nuovo progetto modificato in maniera da eliminare le criticità segnalate dall’Agenzia oppure scegliere un altro sito per posizionare l'impianto.
ARPAT, oltre a contribuire nell'ambito del procedimento di autorizzazione all'installazione delle nuove stazioni radio base (o alla modifica di quelle esistenti), effettua anche misure e controlli delle stazioni esistenti per verificare il rispetto dei limiti di emissione.