Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Poco meno di quattro anni fa ho sporto querela contro Roberto D’Agostino per un articolo nel quale mi definiva nuova fiamma dell’allora presidente del consiglioMatteo Renzi, arrivando ad affermare che io avessi raggiunto il meeting di Cernobbio in elicottero con lui, scendendo dallo stesso elicottero di nascosto, cinque minuti dopo.
Tutto assolutamente falso.
Spesso si commette l’errore di lasciar correre quando presunte notizie di questo tipo inquinano il dibattito pubblico. Io ho deciso di fare diversamente e ne sono orgliosa. Non solo per tutelare la mia onorabilità, ma perché fosse ribadito il principio che non è consentito infangare una persona per ottenere magari qualche click.
Ieri mattina D’Agostino è stato condannato dal tribunale di Roma, in primo grado, per diffamazione. Sono molto soddisfatta, anche perché la sentenza - come mi ha riferito il mio avvocato Ciro Pellegrino, che ringrazio - ha stabilito che il danno c’è stato e che è stato un danno ingente.
Destinerò la somma di 10mila euro stabilita dal giudice in beneficenza a soggetti che si occupano di difesa delle donne. Nel frattempo posso solo augurarmi che questa vicenda serva a dimostrare come le allusioni lesive della reputazione non c’entrino nulla col normale dibattito politico e che nessuno debba più esserne vittima come è capitato a me.
Per fortuna il tempo è galantuomo.