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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Verso la marina
Pista ciclabile?

9/6/2019 - 15:28


Per non rischiare la via del Mare in una domenica di giugno prendo la “pista ciclabile” che da Migliarino arriva fino al podere dei Leccetti, dove un tempo era posto un cartello indicatore, ora scomparso. La pista passa sull’argine del Serchio e le conseguenze sono in questa foto e in questo video con scarpe bagnate e forasacchi diffusi. Mi sono stancato di scrivere contro l’uso esclusivo delle auto per andare al mare ma continuo a domandarmi se non ci possano essere altri mezzi: Bus, biciclette, tandem, carrozze, cavalli, a piedi, via fiume, battelli eccetera. Non vietare le auto, non sarebbe corretto ma chi vuole stare comodo e andare in macchina dovrebbe pagare il privilegio. Pagare salato e con il suo contributo mantenere e implemenentare tutto quello che è alternativo.

Un sogno? Non lo so ma al momento la pista ciclabile è questa!

 


 

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10/6/2019 - 15:25

AUTORE:
3mendo

Temo che la difesa dell'ambiente non passi dal fatto di dover far pagare o meno un pedaggio. Il tema è di una tale complessità e al tempo stesso di una tale semplicità preoccupanti.
Vogliamo davvero cambiare il modo di vivere il Parco Naturale e l'ambiente in cui viviamo? Se così è davvero, fino in fondo, basta darci nuove regole che tengano conto della volontà comune nel rispetto delle idee e delle necessità delle minoranze. Non è così difficile!!! Il problema è che poi tutto si traduce in banconote o voti elettorali e qui il meccanismo non può che incepparsi.
Non dimentichiamoci delle battaglie che qualcuno, prima di noi, ha fatto per ottenere qualcosa di vivibile. E' che questo non ci basta e non può più bastarci. La cultura dell'ambiente passa da un minor egoismo, da una minore morbosità di ricerca di facili guadagni o di illusori temporanei personalismi, da un maggior rispetto verso gli altri o più semplicemente di un maggior rispetto in generale.