none_o

Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

none_a
AlterEgo Fiere
none_a
Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
none_a
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Incontrati per caso…
di Valdo Mori
MICHELE ALBORETO

30/7/2019 - 16:10

 Un altro degli incontri speciali di Valdo:

      
Quella mattina arrivò con una nuova fiammante Ferrari. “E’ il regalo che mi ha fatto  Il Signor Enzo per la nascita di mia figlia Noemi”.
 
Sempre sorridente aveva una carnagione olivastra come la madre di origine libanese. 

Michele Alboreto era pilota del Cavallino Rampante dal  1983 e aveva tutti i presupposti per aspirare al titolo mondiale di Formula 1. Dopo 26 anni un pilota italiano tornava  finalmente sui bolidi rossi di Maranello. 

Veniva volentieri a trovarci in sede a Capannori di Lucca: indossava il nostro casco Jeb’s  e oltre che ad un rapporto di sponsorizzazione tornava  nelle zone che lo avevano visto adolescente e che ricordava con piacere come vedremo più avanti. 

Oltre al rinnovo dell’accordo commerciale c’era lo scambio di opinioni sulle nuove caratteristiche dei caschi da auto che hanno problematiche diverse da quelli da moto.

Non era invece interessato all’aggiornamento della grafica ed al colore giallo-blu da lui scelto fin dall’inizio della carriera in onore del suo idolo  Ronnie Peterson.

Giallo blu sono infatti i colori della bandiera svedese. 

Ricordo un fax urgente di quegli anni nel quale la federazione internazionale bloccava e ordinava a tutti i produttori di togliere, anche ai modelli già in commercio, la presa d’aria con beccuccio esterno.

Ciò fu causato da una uscita di pista di un pilota in prova con indosso un casco con quelle caratteristiche.

Lo sbalzo proiettò il pilota sulla rete di protezione e solo per miracolo il beccuccio non si infilò in essa  evitando al pilota  un sicuro strangolamento. 

Gentile e disponibile con tutte maestranze dispensava sorrisi, autografi e aneddoti sul circo magico della Formula 1; curiosità e ricordi che proseguivano durante il pranzo che per lui era una tappa obbligata. 

Raggiungere il ristorante Forino era facile ubicato com’era vicino alla nostra Sede.

Mantenere il peso forma era fondamentale per lui e quindi non eccedeva a tavola: mi diceva che era costantemente controllato perché gli spazi sulla vettura erano calcolati al millimetro. 

A tavola mi raccontò che da ragazzo aveva dei parenti in Lucchesia e durante le visite a questi nel dopopranzo usciva sull’aia con gli altri cuginetti e saliva sulle auto in sosta provando le prime ebbrezze del pilota.

 

Conversava volentieri anche di teatro e cinema; conosceva bene gli spettacoli ed i film di successo.

Lo facilitava in questo la frequentazione del cugino Massimo Boldi. 

Ma il destino era in agguato e lo carpì il 25 Aprile 2001 mentre nel circuito di Lausitzring collaudava le nuove Audi . 

A Rozzano dove trascorse l’adolescenza gli è stata intitolata una Piazza ed eretta una statua.

 

 

    
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

1/8/2019 - 12:14

AUTORE:
Valdo Mori

Salve Antonio,
è un vero piacere per me ritrovarti dopo tanto tempo.
Puoi contattarmi al 3297433387 oppure mori.valdo@yahoo.it
Ringraziandoti ti saluto cordialmente.
Valdo

31/7/2019 - 16:46

AUTORE:
anto61

Chiedo scusa alla redazione e a tutti i lettori della "Voce del Serchio" se utilizzo per fini un po' personali questo spazio pubblico: certe cose si fanno sui social e la "Voce del Serchio" è ben altro, ma non frequentandoli (i social) e non avendo altra occasione, desidero salutare con un commento-ricordo l'Autore dell'articolo. Il quale, pur non firmandosi interamente, è per me facilmente riconoscibile perché in qualche modo facevo parte delle maestranze della Jeb's da lui citate.
"Ciao Valdo"
Antonio C