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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
"Io lo vedo così"
I Dolciamaricordi, gli "Amarcord".

30/7/2019 - 21:39

 
Tutti conoscete il mio campanilismo che non è, sia chiaro, quello stile pisorno, ma solo una forma scherzosa di una più spiccata frazionalità fra i comunisti vecchianesi, parola da prendere come “abitanti del comune” e che nei tempi antichi era la vera aggregazione e distinzione del nostro popolo; poi…ho la moglie di Nodica e sono legato per motivi affettivi e parentali ad ogni altra frazione del comune.
 
Non divaghiamo.
 
Migliarino è diversa, non migliore affatto, dalle altre frazioni: ha (aveva) il treno, due linee di autobus per la città, due piazze a verde con giochi, due chiese come il capoluogo ma con un campanile che si specchia in Serchio, ingresso e uscita di due autostrade, due chilometri di spiaggia libera che non hanno il suo nome ma per andarci bisogna passare da qui (Benigni disse che Arezzo è la città più importante d’Italia perché se non ci fosse tutto il nord non potrebbe andare a Roma), la Traversagna che fa concorrenza a Buenos Aires, eccetera, dimenticavo… i cinesi di Ugo li abbiamo solo noi!

Droga?

E chi non ce l’ha? 

Trans?

Vengon da Viareggio apposta!

 

E Bocca di Serchio!
 
Cosa?
 
Dite che è San Giuliano?

Vannelo a dire a Pattana, Danilo, Argante, Arzavolino, mi pa’ e su pa’, il Cinacchino, Bagarana, Ottorino, Cheo e altre migliaia di paesani (comunisti) che hanno vissuto sulla spiaggia di là, senza associazioni, senza comitati che puliscono, senza balzelli.
Nessun migliarinese può staccarsi dalla “sua” spiaggia ed è questo celato senso di precursori della spiaggia libera che resta nel cuore a ricordo e vanto.
Eravamo i primi a farsi rifugi provvisori di pali e cannelle, potevamo scegliere qualsiasi posto per legare la barca, pulivamo tutti insieme l’amata lingua di sabbia, guardavamo e controllavamo a turno i più piccoli che facevano il bagno abbrancati anche con mare da bandiera “scarlatta”, dividevamo le merende, giocavamo tutti insieme.
Ricordi. Già, tutto questo solo nel ricordo; non si può tornare indietro, non si può cambiare il destino, si può solamente gioire di avere conosciuto un mondo incantato che si sta sgretolando, ma è fortemente saldo nella mente e in tutto te stesso.
 
Non ci voglio ritornare indietro, non vorrei ripentirmi delle stupidaggini che ho fatto, degli errori e dei dolori, va bene così e quel mondo ora lo sto rivivendo, o cercando di condividerlo, con mio figlio e i due piccoli nipoti andando sulla spiaggia di Bocca di Serchio con barca a motore, tavolino e poltroncine, tenda ombreggiante e materassini.
 
La Spiaggia di là, dieci, venti, anche trenta di queste pseudo baracche con, di conseguenza, quaranta ottanta e più di cento “fruitori” di Bocca di Serchio.
 
Li guardo, due li conosco e ci salutiamo, quattro o cinque l’ho già incontrati a Vecchiano, tre o quattro mi sembra…ma il resto mai visto!
 
E qui mi si stringe il cuore!
 
Campanilismo? Assolutamente no, solo constatazione del momento storico.
 
Lo dico a mio figlio e lui dice che non è vero, forse, che siano tutti “di fuori”, può darsi, ed io lo spero, che siano i figli o i nipoti dei miei amici di quel tempo che non ho visto crescere, perché i cambiamenti si notano se frequenti le persone, altrimenti è ben difficile.
 
Ci credo, ma devo trovare il modo di “riappropriarmi” della mia spiaggia.
 
Ho trovata la cura: prendo quasi tutte le mattine due pillole “orali”, due pillore, una alle cinque e mezzo e la seconda alle sei e mezzo che, come una dolce droga, mi fanno far ritorno a quei tempi!
 
Io, il Serchio e la Rena e, a volte, la Luna.
 
E a ritorno…i fratelli Giorgi!

 
 

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