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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

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AlterEgo Fiere
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Renzo Moschini
CANDIDATI E ELEZIONI IN TOSCANA

14/9/2019 - 13:34

CANDIDATI E ELEZIONI IN TOSCANA


Già da qualche settimana in Toscana  circolano proposte anche strambe di candidati –presidenza inclusa- per  le prossime elezioni regionali.
Prima però di parlare di candidati è necessario ricordare –in troppi sembrano averlo dimenticato-che il Referendum clamorosamente e meritatamente  perso, proprio sulle Regioni e in particolare quella Toscana avevano lasciato una impronta negativa incancellabile. Quella di Renzi e della Boschi entrambi toscani  che ripeterono fino alla noia che le regioni andavano punite.
Il referendum fece le fine che fece ma sulle regioni e gli enti locali è restato egualmente un segno negativo che ha incoraggiato e incoraggia anche le discutibili richieste del regionalismo differenziato.
Basta guardare alla Toscana per capire che invece di rafforzare le competenze legislative, condizione indispensabile per quel federalismo di cui si sono perse le tracce, si sono accresciute quelle amministrative e burocratiche tolte agli enti locali, province in particolare, ingarbugliando ulteriormente le cose. A risentirne sono soprattutto le politiche ambientali uno dei punti di forza della tradizione toscana.
Ecco perché anche le candidature alla regione –presidenza in testa- assumono un rilievo politico- istituzionale  che non può essere gestito a bischero sciolto come è avvenuto fino a questo momento, e non solo sul presidente. La proposta Giani che come ha detto lui ha cento idee per la regione nel CASSETTO, appare ancor più singolare quando si accompagna all’invito di Renzi per cene al Ciocco e alla prossima Leopolda. Poi ci sono le sortite di Nardella sul ruolo dei sindaci che gestisce lui da Firenze. Cosa faccia e decida il Pd in Toscana appare sempre più confuso perché  sembra ci siano PIU’  Pd di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Dopo cene, comitati civici e altro non sarebbe il caso e l’ora di passare a una discussione del partito  e nel partito ossia nei circoli?
Renzo Moschini

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16/9/2019 - 22:56

AUTORE:
Ci passo tutti i giorni

Disco un po ' onsumato , nini. Novità?

14/9/2019 - 14:09

AUTORE:
Osservatore 1

La Toscana fu una regione che votò a maggioranza SI al referendum bocciato dalle estreme sinistre e destre ed ora beccatevi i governi non decisi dagli elettori in prima persona.
...ora due toscani d'importazione (Mazzeo e non Mazzei- Bonafè e non Bonafedi) "sailamentano" perchè nessun toscano dokke è rappresentante del governo della Nazione. Bermigesù
Danni buio e così si dimenticano del Salvini che voleva poteri assoluti e del sacrificio personale costato alla famiglia Renzi al completo.
Colpo di stato Consip dove il ministro Andrea Orlando inviava gli ispettori SOLO lungo la riva del Serchio a scacciare i ranocchi. Bermigesù

Poi: Renzi sta facendo un'altro partito? e dal PD se ne va Civati.
Poi se ne vanno due segretari PD Epifani e Bersani seguiti dal Presidente del gruppo parlamentare PD, tal Speranza che ora guada caso è ministro della Repubblica grazie all'intuizione fantastica di Renzi Matteo.
Da non dimenticare il solito Arcangelo Gabriele trasformatosi in Lucifero perchè al primo ministro Matteo Renzi arrivò dalla dirigenza UE la richiesta di inviare un commissario donna per gli affari esteri e difesa e quindi Mogherini non aveva i baffi e l'aspirante a quel posto si (baffino) e da li anche lui che è stato seg. Gen PDS e Primo Ministro grazie anche ai voti di Cossutta&Cossiga, poi usci dal mio/suo partito dando vita a ConSenso (un suo partito) che si vantava di avere un 10/15% se si presentava alle votazioni con il suo partito che poi invece nel suo collegio elettorale che era sicura quando D'Alema era D'Alema, invece presse un bel 2,75 battuto addirittura da Barbara Lezzi (quella a 370 gradi).
Ora avercela con il giovane Renzi è comprensibile da tutti i trombati: Bersani, Cuperlo, Emiliano, Orlando e cosi anche da chi doveva essere serenamente in pensione come l'ex presidente della Provincia di Pisa, l'ex direttore dell'Unità Emanuele Macaluso che tutti i giorni a da dire qualcosellina sul sen di Scandicci eletto a pieni voti lasciando in pace Franceschini che ha perso il seggio di Ferrara dopo 70 anni ma..che vuoi che sia.
A proposito, il Franceschini se faceva l'accordo di fra Martina Maurizio con la 5* (cosa non decisa dalla maggioranza dei delegati PD; ne con i 5* ne con le destre subito dopo la scissione PD che causò l'arretramento PD al 19% quasi uguale al PDS di D'Alema e Fassino rispettivamente al 17% e 18% negli anni 2.000/2.001 ed anche li dopo la scissione con RC.
Ora si apre uno scenario nuovo. Salvini l'ha uta e non solo per troppi Mojto, ma per il contropiede fantastico di Colui che non garba ai vecchi comunisti sempre e comunque perdenti alle elezioni di livello Nazionale ed erosi dalla sipia perchè in 1.012 giorni ha fatto più di loro in 50 anni.
bona