L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Constatiamo come Gambini ancora una volta la butta in caciara promettendo azioni legali eclatanti.
Come abbiamo avuto modo di spiegare allo stesso Gambini in sede di Consiglio comunale, questa procedura è a garanzia della sua persona.
Come gli è stato ricordato, noi non abbiamo alcun problema a riconoscere se il consigliere Gambini possa mantenere il proprio ruolo in Consiglio.
Siamo sempre stati rispettosi delle istituzioni.
A differenza di quanto sostiene Gambini, noi non abbiamo alcun timore del suo operato, perché fino a oggi abbiamo sempre agito per il bene della comunità e non di un singolo.
Abbiamo chiesto, e non ottenuto, anche a beneficio dei nostri concittadini, che tipo di incarico svolge, e lui stesso ha dichiarato di non avere alcun ruolo di responsabilità: chiediamo quindi che cosa faccia con i 19 mila euro che riceve ogni anno e che vengono pagari dai cittadini con la Tari.
Abbiamo chiesto se votava o meno all'interno del cda di Geofor e anche su questo non abbiamo avuto risposta.
A questo punto siamo noi a chiedere spiegazioni all'interno di Geofor al presidente Fortini, perché è giusto che i cittadini siano messi al corrente dell'operato di Gambini in Geofor.
Inoltre, Gambini non è stato proposto dal Comune di San Giuliano Terme, quindi non fa gli interessi del nostro comune.
Stessa cosa per quanto riguarda il Comune di Pisa.
Quindi come mai si ritrova vicepresidente?
Anche questo fatto merita una spiegazione.
Infine, ricordiamo a Gambini che l'avvocato Aldo Fanelli non è l'avvocato della maggioranza, ma di una istituzione che si chiama Comune di San Giuliano Terme e per questo ha potuto partecipare alla seduta del Consiglio comunale, a differenza del suo avvocato, Giovanni Frullano, da lui indicato come presente in aula pronto alla sua difesa.
Ricordiamo che l'aula consiliare non è un'aula di tribunale, bensì la sala della democrazia partecipata.