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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Le nuove Bocche: Bocca e Bocchina
Un rendiconto della “situazione Bocca”.

12/10/2019 - 7:58



In pochissimi giorni la foce del Serchio ha avuto cambiamenti da documentari GEO e ammirati da decine di visitatori occasionali, anche stranieri, da fotografi locali e non, mentre altri con una visione giustamente nera e preoccupante: i pescatori professionisti locali.

Di fronte alla punta del muraglione avete visto tutti che lì la bocca era spinta verso destra da una “puppona” di sabbia che ha ospitato per tutta l’estate un paio di ombrelloni con famiglia che sembrava fossero i guardiani addetti alla riscossione del passaggio di decine e decine di villeggianti che “osavano” e “godevano” del guado del fiume.

Poi l’ultima mareggiata ha spinto le acque del Serchio verso la pineta, sempre più con violenza e il fiume ha cominciato a mangiare la riva erodendola in una maniera tale che l’enorme massa di sabbia che scivolava, complici i reflussi delle onde, si spostava riammassandosi poco più a sinistra, fra il nuovo corso del Serchio e il rigurgito delle onde, formando una barra sempre più alta e lunga.

La nuova foce ora era lontanissima dal muraglione, con una profondità di massimo mezzo metro, impercorribile dalle barche dei pescatori e da questo la loro preoccupazione. Già si stava preparando una squadra per riaprire una nuova Bocca, a mano e vanga, come successe una quindicina di anni fa…poi, una notte, come nelle novelle, il mare è calato e la nuova “piatta” a permesso al Nostro di trovare un “buchetto” e, rodi rodi spingi spingi, la Bocca si è ricostituita nello stesso punto dello scorso mese. Ora quella barra interrotta è un grosso isolotto già occupato ieri da curiosi e bagnanti, il braccio corto del fiume è un nuovo ramo del Serchio con una piccola foce, ma l’uscita in mare è ancora impedita alle barche, sia nella prima che nella seconda foce.

Sembrerebbe che ora, da un momento all’altro, tutto si ristabilisca, ma è sorto un altro grave problema. Di fronte alla foce “ufficiale”, alla punta del muraglione, si sono rotte le gabbie di rete che facevano da contenimento a una gran massa di pietre e pietroni e queste sono tate trascinate fino a metà del fiume (qui chiamarlo fiume è una forzatura data la piccolezza dell’alveo) impedendo il transito se non rasente la riva sinistra. Quando il mare avrà spostato le sabbie, le pietre saranno ancora lì!

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