Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Pisa.
Antica Repubblica marinara. Gli echi di fasto e potenza sono giunti fino a noi. Il suo simbolo, la croce pomata, è conosciuto e rispettato in tutto il mondo.
Conquistata da Firenze, fu violata, distrutta, annichilita. Incendi, deportazioni, ruberie; oltre al patrimonio tangibile, scomparvero i documenti e le testimonianze. Scomparve la memoria.
Tanta fu la luce di Pisa fino al XV secolo, tanto il buio che oggi la distingue.
Popolo senza memoria, senza storia e senza identità.
Di quel passato glorioso restano piccole scintille nelle manifestazioni storiche. Pisa non è riuscita a dare corpo compiuto al suo passato, è orfana, brancola e si aggrappa a dicerie e leggende.
Dionigi di Alicarnasso, Ovidio, Catone, Virgilio, Claudiano, Al Zuhuri, Cassiodoro, Namaziano, san Basilio, san Gregorio Magno, Arrigo IV, Maria Comnena e molti altri parlarono di Pisa.
Parlarono di noi.
Cartaginesi, galli, insubri, gesati, musulmani, vichinghi tentarono invano di conquistarla.
Re goti, visigoti, franchi, alemanni, ma anche califfi, papi, imperatori d’oriente e d’occidente chiesero ausilio ed ebbero mercato con Pisa.
Da Zero a Mille. Scopriamo insieme cosa avvenne, scopriamo l’essenza della storia di Pisa.