L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
“Togliamo anche il cancello ed il muro per restituire la visione del palazzo del Terme di San Giuliano.
Non ci limitiamo ai gazebo delle attività commerciali.
Così i tanti cittadini che ritengono che questa sia la priorità del territorio saranno accontentati”.
Usa l’ironia la presidente Confesercente Monti Pisani Laura Grassi per commentare l’interpellanza della consigliera comunale della Lega Ilaria Boggi che vuole rimuovere i dehors in largo Shelley.
“Si tratta davvero di una posizione a dir poco originale – aggiunge Laura Grassi – quella portata avanti dalla consigliera leghista.
Innanzitutto perché stiamo parlando di strutture che hanno regolare permesso e che distano oltre 70 metri dal palazzo delle Terme.
Strutture di pregio che offrono un servizio ai residenti ed ai turisti.
A questo punto ci aspettiamo che la consigliera si muova anche con i suoi colleghi di Firenze e Roma per rimuovere i dehors in piazza della Signoria e piazza Navona perché impediscono una visione di insieme delle due piazze”.
La conclusione della presidente Monti Pisani di Confesercenti Toscana Nord:
“Il commercio, quello tradizionale, sta vivendo ancora grandi difficoltà. Non è certo attraverso questi interventi che si contribuisce al rilancio di questi settori.
Che per altro, va ancora ricordato, svolgono la propria attività nel pieno rispetto delle leggi vigenti attraverso permessi regolarmente concessi dopo tutte la valutazioni del caso.
Mettere poi contro residenti e commercianti è un gioco che respingiamo con forza visto che gli interessi di un centro vivo e curato non possono essere divergenti”.