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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Libri ed altro.
Le emozioni letterarie di Lily.

20/11/2019 - 17:41


Andando a fare la spesa ho acceso la radio su una frequenza in cui il conduttore intervistava Cristina Comencini sul suo ultimo film ”Tornare”. Parlava del tempo come entità prettamente umana ma smentita nel suo filo ticchettante da un‘ultima ricerca della Fisica. Il tempo, come lo concepiamo noi, non esiste. È un intreccio, una sovrapposizione di eventi, di emozioni, di vita. Su diversi piani ogni cosa rimane in quanto esistita Presente passato e futuro si intrecciano, si ricompongono, vivono insieme. Parallelamente. Affascinante. Come la mia idea di casa. Ho sempre pensato che le case possiedano un’anima.

La casa di Malaventre avrà sempre il mio primo respiro e l‘ultimo di nonno, tutto il nostro amore ed il senso della mia vita. Vive ancora come era, con dentro una parte di me, la bambina felice che sono stata e che ci sarà sempre su un piano temporale parallelo alla casa e al me di oggi, popolata, appena giri lo sguardo, da chi l‘ha vissuta e non se ne è andato. Perché chi è vissuto lascia un segno nel mondo. La sua felicità e soprattutto la sua infelicità.

Come nella casa al Poggio dove Netta passeggia ancora vezzosamente a piedi nudi sui suoi pavimenti a specchio, accarezzando i cristalli di Burano e dove ogni stanza è quella di qualcuno che l’ha abitata. Hanno un respiro e una vita propria, le case d’anima.

Mia figlia piccola mi guarda sorridente mentre esplora gli intarsi del tavolo antico o gira concentrata le lancette del monumentale orologio in alabastro che si trova sul comò dell’ingresso. Netta apre le ante dell’armadio e sciorina sul letto vestiti da sera e borsette di raso, promettendole il bolerino di cincillà che poi per fortuna ha venduto. Ostacolare i grandi amori non mi appartiene.

Forse perché so come possano colmarti la vita, diventarne un sostegno. O come la casa della Scarafona, guardata di tralice da questo tempo di terra di mezzo, che io immagino la pensi popolata da padre e madre, sorella fragile e indifesa dentro anni 60 paesani, in bilico tra chi apre e chi chiude. Con una rabbiosa manata di patate fritte da dividere o meglio condividere.

Perché io sono più forte di voi, con la mia testa arruffata, il mio calcio pronto, il mio nome da battaglia. Il mio cuore rosso fuoco. In quelle case ci sono infatti anche i momenti bui, le emozioni negative, di sofferenza. Ci sono i pianti e il vento di tempesta. Ma ogni cosa è circolare alla vita. E ritorna Margarida …

Non ti preoccupare e non credere a coloro che ti dicono che me ne sono andata.

Io da qualche parte sarò, non so dove ma ci sarò.

 

 

 

 

   

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