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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
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•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Renzo Moschini (già dep. PCI)
Discutere è difficile, decidere di più

30/11/2019 - 13:11

Discutere è difficile, decidere di più


Eugenio Giani sarà il candidato alla presidenza della Regione Toscana.

Così ha deciso il Pd regionale non senza polemiche  e controversie. Come si ricorderà –è bene non dimenticarlo- si partì tra interviste imbarazzanti, incontri e cene  che per i promotori e le sedi lo furono ancor più.
L’approdo mostra e conferma che anche in una regione come  la Toscana il Pd con il dibattito e il confronto non se la cava sempre al meglio soprattutto nel momento in cui deve decidere.
E se sul piano regionale non brilliamo su quello locale –come a Pisa- riusciamo a far peggio anche dopo una batosta come quella elettorale che ci ha sfrattati dal comune capoluogo.
Si, peggio, perché non solo non siamo stati finora in grado di rimediare al dissesto del partito che nessuno sa cosa  è, e dove è.
E’ vero che decidemmo di commissariare la Federazione ( si chiamava così una volta) per fare un congresso per una  ripartenza dignitosa e decorosa. Ma finora non è accaduto nulla che meriti di essere ricordato; dimenticato sì.
Il 16 dicembre faremo finalmente il congresso ma quello che bolle in pentola è tutt’altro che rassicurante sul  suo esito.
Ci auguriamo di sbagliare ma timori e preoccupazioni specie dopo le decisioni regionali non possono essere ignorate.
Auguri di buon lavoro.
Renzo Moschini

Fonte: Renzo Moschini
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30/11/2019 - 13:56

AUTORE:
Bruno Baglini

Spero ardentemente che sia finita l'epoca della baggianata "americana" scoperta e messa in pratica da Massimo D'Alema: le elezioni primarie che nessun altro partito le ha messe in pratica.
lo sconosciuto Prodi ebbe si grazie a D'Alema 4 milioni e mezzo di voti primari, ma Bertinotti con il suo milione e mezzo lo buttò a caprioli; cosi come le minoranze PD per due volte hanno fatto scapriolà il loro segretario eletto non con il 36% che essendo tre partecipanti vinceva lo stesso ma con larga maggioranza del 70%

Ci provò Silvio Berlusconi dicendo: voglio esser più democratico del Partito Democratico e nel tempo che lo diceva si presentarono in 19 per partecipare alle primarie per la guida di Forza Italia e...non ne fece di niente; mentre noi "coglioni" dovemmo dire di no a Pannella e Grillo che si volevano candidare alle primarie "aperte" PD.
Enrico Rossi fu candidato Governatore da Matteo Renzi; così alla buona perchè meritava veramente, poi fu imposto a chi voleva sfidarlo con le primarie la raccolta di almeno 24.000 firme a sostegno raccolte nella sola frazione di Nodica e Modica finì li la sua carriera politica...

...e sarebbe ora di finimola di mettere ai voti primari un compagno contro un altro o contro altri e per giunta se passa "uno" che va a comprar le sigarette, si ferma al gazebo e con due euri spiccioli sceglie: il mio segretario generale, il mio candidato governatore, il mio sindaco.
Auguri Eugenio.