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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Politica comunitaria ed extra
LA LEZIONE DEL LABOUR

15/12/2019 - 9:18

LA LEZIONE DEL LABOUR


Esaltata dalla gran parte della sinistra tradizionalista italiana come un modello da imitare, la politica di Corbyn ha trascinato il Labour Party nella più rovinosa sconfitta della storia britannica.

Una sconfitta prevista, nella quale più che il successo dei Tories, che guadagnano 300mila voti, è rilevante il crollo dei Labour che ne perde 2milioni, soprattutto nelle ormai ex roccaforti operaie e popolari. L’antipaticissima ala liberal del partito lo aveva avvertito: «una coalizione limitata a raccogliere il settore statale, gli attivisti sindacali, la classe media metropolitana, i giovani idealisti e le minoranze etniche urbane non [potrà rappresentare] mai una maggioranza elettorale» aveva detto Mandelson, l’antagonista di Corbyn all’ultimo congresso. Il radicalismo statalista di Corbyn, che tanto scaldava anche i cuori nostrani, si è rivelato per quello che è: una forma di conservatorismo di “sinistra”, fuori tempo e fuori luogo. Rifiutato innanzitutto dalle classi lavoratrici che, scontrandosi ogni giorno con la dura realtà dei fatti, hanno preferito l’approccio compassionevole e paternalista dei conservatori, alle velleità novecentesche di un parolaio scriteriato, che immaginava di gestire la Brexit per riavere uno Stato col quale nazionalizzare l’economia fuori dall’Europa. Sull’Europa, un punto discriminante anche sul piano sociale, non c’è stata battagia né alternativa.

Così i britannici hanno preferito votare per il conservatore originale, piuttosto che per la fotocopia sbiadita di un orologio a cucù fermo da anni.

Johnson ha riletto Dickens, Corbyn neanche gli scritti giovanili di Marx, forse troppo europeo ed ebreo per lui. La sinistra conservatrice europea non ha ancora capito che non ci sono riletture da fare, operazione congeniale ai nazionalisti, ma un nuovo copione da scrivere.

Altrimenti si resta nel bozzolo o si diventa degli inutili cascami, che mettono fuorigioco i progressisti e aiutano la destra a vincere.

Fonte: Umberto Mosso
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