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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI ACQUE S. P. A.

p. .....
Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.

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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Edicola della legalità, Pisa; Mazzeo, Nardini e Pieroni-Pd
Rimozione vergognosa da parte dell’Amministrazione leghista.

9/1/2020 - 20:07

 
Edicola della legalità, Pisa; Mazzeo, Nardini e Pieroni (Pd):

 

“Rimozione vergognosa da parte dell’Amministrazione leghista. Necessario ripristino della struttura e sostegno della Regione per valorizzarne uso a scopo sociale”


Edicola della legalità, Pisa; Mazzeo, Nardini e Pieroni (Pd): “Rimozione vergognosa da parte dell’Amministrazione leghista. Necessario ripristino della struttura e sostegno della Regione per valorizzarne uso a scopo sociale”
 
Dopo la rimozione dell’edicola di Borgo Stretto, a Pisa, i consiglieri regionali Pd Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni chiedono alla Regione di intervenire e di attivarsi affinché l’Amministrazione leghista faccia un passo indietro
 
“La rimozione dell’edicola confiscata alla mafia di Borgo Stretto a Pisa è stato un gesto ambiguo e provocatorio da parte dell’Amministrazione comunale leghista nei confronti di chi promuove la cultura della legalità. Un gesto su cui esprimiamo forte contrarietà e su cui auspichiamo si possa porre al più presto rimedio. Data l’importanza che in città, e non solo, l’edicola aveva assunto negli anni come presidio di contrasto alla criminalità e promozione della cultura della legalità soprattutto tra le nuove generazioni, sollecitiamo la Giunta regionale ad attivarsi con ogni iniziativa utile affinché il Comune di Pisa individui una nuova collocazione, centrale e ben visibile, in cui ricollocare e riqualificare la struttura favorendo anche un sostegno economico per far sì che possa essere utilizzata a scopo sociale”. È quanto chiedono alla Giunta i consiglieri regionali Pd Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni con la mozione “In merito alla valorizzazione dell’edicola situata nei portici di Borgo Stretto, nel Comune di Pisa, in quanto bene confiscato alla mafia, quale simbolo della lotta alla criminalità organizzata”.
 
“In Toscana sono 572 i beni confiscati alla criminalità organizzata, distribuiti in 67 Comuni, di questi sono 145 quelli destinati al riuso. L’edicola di Borgo Stretto in cui campeggiava l’insegna “Questo è un bene confiscato alla mafia” è stato il primo laboratorio regionale di riutilizzo sociale di un’azienda sottratta alla criminalità:  il progetto “I saperi della legalità” nato nel 2014 e inaugurato alla presenza di Don Luigi Ciotti è andato avanti fino a marzo 2018; ne facevano parte la Regione Toscana, il Comune e tutte le associazioni del coordinamento provinciale di Libera – continuano Mazzeo, Nardini e Pieroni -  A seguito della chiusura del 2018 il bene ha continuato a rappresentare un simbolo della lotta alla malavita organizzata, ospitando studenti e comitive all’interno di azioni di sensibilizzazione alla legalità. Per questo la rimozione avvenuta per mano dall’Amministrazione e il successivo ritrovamento in una discarica sono uno schiaffo quantomeno simbolico a chi si occupa di promuovere la cultura della legalità e all’intera comunità. Non a caso a seguito dell’inaspettata rimozione c’è stata un’importante mobilitazione della cittadinanza, dalla stessa Libera alle scuole, dalle associazioni studentesche ai Rettori delle Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna, fino alle organizzazioni sindacali, per ribadire la necessità di non depennare un pezzo importante della recente storia cittadina – concludono Mazzeo, Nardini e Pieroni -  La Regione Toscana si è sempre contraddistinta per l’impegno volto all’adeguamento e alla ristrutturazione di beni confiscati alla criminalità organizzata con l’obiettivo di valorizzarne al massimo l’uso sociale. Quello che è successo a Pisa merita l’attenzione delle istituzioni, a tutti i livelli, perché è inaccettabile cancellare con un colpo di spugna anni di impegno e partecipazione nella lotta contro la piaga che più di ogni altra affligge il nostro Paese”. 
 
 










Fonte: Claudia Banchelli Consiglio regionale della Toscana Ufficio stampa e comunicazione Gruppo Partito Democratico
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