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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
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si chiama semplicemente
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Calci
Il Comune di Calci ottiene il finanziamento dal MiBact per restauro dipinti cappella caduti prima guerra mondiale

13/1/2020 - 18:58

Ha ottenuto il finanziamento dal Ministero per i beni e le attività culturali e vedrà la restaurazione dei dipinti della Cappella ai Caduti nel cimitero della Prepositura.
21.450 euro arrivano al Comune di Calci – che rientra nei soli 16 enti vincitori a livello nazionale - direttamente dal MiBact che ha inserito il progetto presentato dall’Ente di Piazza Garibaldi nel piano di interventi ammessi al finanziamento di progetti ed iniziative relativi al patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale.
L’Amministrazione Comunale calcesana aveva infatti sottoposto al comitato tecnico scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale il progetto dal titolo “La Grande Guerra a Calci. Cappella ai caduti: restauro dei dipinti” individuando, quale precisa priorità tecnica, il restauro dei dipinti.
Una richiesta di compartecipazione inviata dalla giunta guidata da Massimiliano Ghimenti e che si inserisce in un percorso iniziato durante il primo mandato volto a tutelare i dipinti in cattivo stato di conservazione a causa delle infiltrazioni di acqua piovana. Proprio lo scorso anno il Comune, con un intervento sulla copertura e il sistema di gronda, aveva trovato una soluzione al problema evitando che continuasse a infiltrarsi acqua a danno degli affreschi. In quell’occasione fu deciso un ulteriore impegno per veder definitivamente restaurati i dipinti che ritraggono scene di guerra e patriottiche in memoria dei soldati calcesani caduti.
E così lo scorso luglio è stato presentato il progetto che ha ricevuto il parere favorevole del comitato tecnico scientifico che ha valutato meritevoli di contributo e finanziamento gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione che, oltre a salvaguardare il patrimonio storico-culturale della Grande Guerra, mira ad un più ampio processo di valorizzazione di circuiti culturali, educativi e formativi.
“La nostra Amministrazione desidera da sempre valorizzare e portare a conoscenza il patrimonio storico culturale “minore” del territorio calcesano – interviene l’Assessora alla Cultura, Anna Lupetti -. Proprio lo scorso anno abbiamo organizzato una mostra per ripercorrere la storia della Cappella ai Caduti, un piccolo edificio inaugurato il 4 novembre 1923 in cui sono stati raccolti i resti dei soldati calcesani caduti nel lontano fronte della Prima Guerra Mondiale. Vedere finalmente restaurati i dipinti murali è un ulteriore passo per tenere viva la memoria storica del nostro paese a beneficio della comunità e, in modo particolare, dei nostri giovani”.
 “Per un Comune piccolo come il nostro è indispensabile partecipare a bandi regionali e ministeriali per provare ad attrarre risorse dall’esterno e questo finanziamento è la più bella risposta al nostro impegno  – conclude il Sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti -.  Vedere Calci vincitrice insieme a tre Comuni di ben più grandi dimensioni quali Tivoli, Massarosa e Ferrara ci riempie di orgoglio e ci fornisce uno stimolo in più per continuare su questa strada. Il finanziamento del MiBact, oltre al restauro dei dipinti, ci permetterà di riportare al meritato decoro un luogo del nostro patrimonio storico culturale”.
 
 

Fonte: Francesca Franceschi Nella foto insieme al Sindaco, l'Assessora alla cultura Anna Lupetti
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